D’accordo: ultimamente quella categoria multietnica,multiculturale e composita che definiamo “gli americani” finisce per attirare l’attenzione dei media più che altro per il numero di pistole in giro o se qualcuno di loro invade il Parlamento. Ma ci sono altri aspetti. E uno che merita attenzione è questo: gli americani hanno risposto alla pandemia (anche) in modi straordinari, per esempio donando in beneficenza nel 2020 la cifra record di 471,44 miliardi di dollari. Il 5,1 per cento il più del 2019. Lo certifica l’Annual Report on Philanthropy appena pubblicato da Giving Usa, il rapporto più longevo e completo sulle fonti e gli usi della beneficenza in America.
E questa volta dagli americani abbiamo da imparare. Perché da noi la beneficenza nell’anno del Covid è stata dirottata quasi tutta sulla sanità, lasciando a secco tutto il resto. Negli Usa no: è cresciuta per tutti. (Nella foto MacKenzie Scott, ex moglie di Jeff bezos, che pochi giorni fa ha donato da sola 2,7 miliardi di dollari)
“La pandemia – ha spiegato Laura McDonald, presidente di Giving Usa Foundation – ha creato un bisogno diffuso e aumentato significativamente la domanda da parte delle organizzazioni senza scopo di lucro. E sorprendentemente le donazioni generose e l’inversione di tendenza del mercato azionario negli ultimi mesi dell’anno hanno aumentato i contributi. Di conseguenza il 2020 è l’anno più alto di donazioni di beneficenza mai registrato“.
“Le donazioni delle fondazioni – ha aggiunto Amir Pasic della Lilly Family School of Philanthropy, che ha condotto la ricerca per il rapporto del Giving Institute – hanno raggiunto la quota più alta di sempre, il 19 per cento delle donazioni totali“. E Una Osili, decano associato per la ricerca e i programmi internazionali presso la stessa istituzione, specifica che “i leader del non profit e i professionisti della raccolta fondi hanno svolto un ruolo con una significativa innovazione nei metodi di raccolta e nella diffusione dei donatori al fine di ottenere un maggiore sostegno finanziario in circostanze difficili. Inoltre, abbiamo visto una vasta gamma di risposte filantropiche più informali da parte di individui nel 2020, compresi gli sforzi di mutuo soccorso e le donazioni da persona a persona”.
Tra le cifre più significative:
• Le donazioni da parte dei privati ammontano a circa 324,10 miliardi di dollari, con un aumento del 2,2% nel 2020 (un aumento dell’1,0% al netto dell’inflazione). Le donazioni da parte di individui hanno raggiunto il massimo importo totale in dollari fino ad oggi, corretto per l’inflazione.
• Le donazioni da parte delle fondazioni sono aumentate del 17,0%, raggiungendo una cifra stimata di 88,55 miliardi di dollari (un tasso di crescita del 15,6%, al netto dell’inflazione), raggiungendo l’importo in dollari più alto di sempre.
• Le donazioni per lascito sono state stimate a 41,19 miliardi di dollari nel 2020 e sono cresciute del 10,3% dal 2019 (un aumento del 9,0%, al netto dell’inflazione).
“Le organizzazioni di servizi umani che includono enti di beneficenza che rispondono alla fame e ai bisogni di base – ha detto Josh Birkholz, vicepresidente di Fondazione Giving Usa – e le organizzazioni di beneficenza della società pubblica così come quelle che si concentrano sullo sviluppo della comunità e sui diritti civili, hanno registrato una forte crescita: questi sono i tipi di enti di beneficenza che potrebbero venire in mente per primi quando si pensa di dare per soddisfare i bisogni sorti nel 2020″.
In particolare:
• Le donazioni ai servizi umani sono aumentate di circa il 9,7% nel 2020, per un totale di 65,14 miliardi di dollari.
• Si stima che le donazioni alle fondazioni siano aumentate del 2,0% a 58,17 miliardi di dollari. Al netto dell’inflazione, le donazioni alle fondazioni sono rimaste stabili con una crescita dello 0,8%.
|