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Visita di Papa Francesco a Milano
Il Pontefice ha ricordato il suo viaggio nelle terre ambrosiane all’Angelus in piazza San Pietro a Roma. «È vero quello che si dice: “A Milan si riceve col coeur in man”»
Papa Francesco ha voluto ricordare la sua prima visita pastorale a Milano dopo l’Angelus domenicale in piazza San Pietro in Vaticano. Ed ha voluto ringraziare tutti i milanesi e la comunità ambrosiana per l’accoglienza. «A proposito di Milano – ha detto il Pontefice – vorrei ringraziare il cardinale arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza. Veramente, veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti, vi ringrazio tanto cari milanesi e vi dirò una cosa, ho costatato che è vero quello che si dice: “A Milan si riceve col coeur in man”. Grazie!», ha detto il Papa dopo aver citato, nei saluti successivi alla recita dell’Angelus, «gli adolescenti del decanato “Romana-Vittoria” di Milano».
L’Arcivescovo Scola
E anche il Cardinale Angelo Scola è voluto ritornare sull’entusiasmo dei milanesi per la visita di papa Francesco. «Il milione di persone radunato per la Messa a Monza, le oltre 500mila nelle celebrazioni milanesi e lungo i 100 chilometri percorsi da papa Francesco nella sua giornata dicono dell’amore della gente per questo Pontefice», ha sottolineato l’Arcivescovo Angelo Scola in un suo scritto pubblicato sul portale chiesadimilano.it con il titolo `Perché il popolo ama questo Papa´. «Il popolo lo vuole vedere perché riconosce in Francesco un uomo costruttivo, riuscito. La questione – è stata la riflessione di Scola – è domandarsi da dove venga questa riuscita. Proviene certamente dalla sua fede in Gesù, una fede concepita in termini incarnati, dentro la vita. Da qui nasce questo linguaggio della mente, del cuore e delle mani. Francesco comunica in termini estremamente familiari anche le realtà più importanti, come abbiamo ascoltato in queste sue 11 ore nelle terre ambrosiane. Il popolo lo segue con entusiasmo perché lo capisce e gli vuole bene, sente che Francesco ne ha cura e ne è appassionato. È fondamentale prendere sul serio il suo monito di praticare uno stile di relazione tra la Chiesa e la realtà civile – ha concluso Scola – che ridica il gusto e la gioia di costruire insieme in una società che è in grande e turbolento cambiamento».
Fonte: Redazione Milano online del 26/03/2017[/pt_text]