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Turismo sostenibile, ecco il nuovo corso al Magarotto
Turismo sostenibile, ecco il nuovo corso al Magarotto
Il Gazzettino del 15/12/2020
PADOVA. Polo di riferimento per persone sorde di tutta Italia a partire dagli anni 50, l’Istituto statale d’istruzione specializzata per sordi, con indirizzo tecnico commerciale e professionale, Antonio Magarotto, punta a creare inclusione scolastica tra sordi e udenti, e lancia a questo scopo il nuovissimo indirizzo di studi professionali su Turismo accessibile e sostenibile, presente solo in pochissime città italiane. Il corso, che prenderà il via da settembre 2021, intende formare operatori capaci di costruire percorsi turistici rispettosi dell’ambiente e accessibili anche a persone con disabilità o bisogni speciali. Oltre a questa iniziativa didattica d’avanguardia, l’Istituto con sede in via delle Cave porta avanti altri progetti innovativi fra cui la Rete di scopo per l’inclusione degli alunni e studenti sordi, dove il Magarotto svolge attività di supporto nei confronti di 25 scuole padovane che accolgono studenti sordi.
L’INTERVENTO
Ad emergere come una delle questioni fondamentali, quella di «Far comprendere alle famiglie dei ragazzi sordi l’utilità di frequentare una scuola specializzata, in un ambiente che riconosce e valorizza la loro diversità», spiega Arianna Caccaro, direttore della sede padovana del Magarotto. «Attualmente osserva quest’ultima pochi sordi frequentano le scuole specializzate, e molti genitori, soprattutto udenti, aspirano piuttosto a inserire i loro figli, privi del senso dell’udito, in scuole ordinarie, spesso indotti a ciò dall’ambiente medico, che in diversi casi consiglia le famiglie di non far imparare ai figli la lingua dei segni. Invece si è visto che nonostante il progresso medico avanzi e offra buoni contributi per il recupero dell’udito, tuttavia permangono in molti casi difficoltà sia linguistiche che comunicative; i casi di recupero totale sono ancora pochi e, per tutti gli altri, sarebbe importante poter vivere in un contesto che riconosca la diversità, e ponga particolare attenzione all’acquisizione della lingua italiana anche usando la Lis, che è la lingua naturale dei sordi».
di Isabella Scalabrin