Turismo senza barriere, itinerari per non udenti in città

Il Gazzettino del 24/07/2020

VENEZIA. Il loro primo itinerario post-lockdown sarà un tour nella lingua dei segni italiana (Lis), dedicato ai non udenti. Un gruppo di guide veneziane, categoria particolarmente colpita durante la pandemia e oggi in lenta ripresa a causa del latente turismo, si è rimboccato le maniche fondando una nuova interessante realtà, l’associazione Go Guide: dedicata ad iniziative sensibili ad un turismo consapevole e sostenibile, nonché a temi quali accessibilità e inclusività.

La presentazione delle iniziative si terrà domani, con ritrovo alle 10.30 alla Stazione di Santa Lucia, e vedrà la partecipazione di autorevoli rappresentanti della comunità di non udenti del Norditalia. Dal Ponte degli Scalzi si attraverserà il Sestiere di Santa Croce, con tappe a Rialto e Piazza San Marco. Quanto al nome scelto, si può leggere in dialetto e in inglese, nell’ottica di un rapporto simbiotico tra i residenti e visitatori: «Il gò, o ghiozzo – spiegano i soci di Go Guide – è un pesce mediterraneo che sguazza nei fondali della laguna, con cui si preparano alcuni dei piatti più gustosi e della cucina tradizionale veneta, non a caso è stato scelto a simbolo del nostro gruppo, formato da persone appassionate e conoscitrici del territorio».

Composto da una ventina di guide turistiche regolarmente iscritte e residenti perlopiù a Venezia, il gruppo propone itinerari originali: «Concepiti per superare le barriere architettoniche – puntualizzano – avvalendoci anche della lingua dei segni, LIS, e rivolgendoci a famiglie, scuole, aziende, associazioni, tour operator o semplicemente persone curiose». Non solo i classici tour, passeggiate nel cuore di Venezia o gite in barca nelle Isole lagunari: gli itinerari tematici concepiti spaziano tra storia veneziana, architettura, arte, musica, cinema, ma anche moda. Apertura pure ai tanti giardini cittadini nascosti agli occhi dei passanti, a visite con taglio originale ai musei, a racconti di leggende e misteri di cui Venezia da sempre è ricco serbatoio.

Ma non solo la città storica: le proposte includono altre realtà urbane e luoghi d’interesse, nonché siti Unesco come le Ville Venete, e piccole città murate. Senza trascurare le colline del Prosecco, o i panorami montani delle Dolomiti. Anche i trasporti, per quanto possibile, sono all’insegna di spostamenti green, ad esempio con l’utilizzo di imbarcazioni ibride nelle visite alle Isole dell’Estuario. Con una buona dose di «impegno civico, comunicando la bellezza del patrimonio artistico e paesaggistico, e promuovendone la tutela». «Una delle cose belle di questo gruppo – conclude Giovanna Di Cataldo presidente di Go Guide – è che siamo transgenerazionali, e quindi affianchiamo ad una esperienza pluriennale una buona agilità nel fondamentale settore odierno dei social network; il gruppo base di Go Guide si era già formato prima del lockdown, promuovendo iniziative per raccogliere fondi in caso di emergenze, come nel sostegno a Rocca Pietore a seguito della tempesta di Vaia».

di Riccardo Petito