Simone Soria, un ingegnere molto speciale
Appena lo vedemmo scendere dallo scivolo montato sul suo furgone le educatrici del Piccolo Cottolengo Don Orione, ed il sottoscritto, capimmo subito di trovarci di fronte ad un personaggio simpatico dotato di un sorriso non comune, a prescindere dal professionista che successivamente avremmo conosciuto ed apprezzato.
Ma andiamo con ordine riportando quanto lui stesso scrive nel suo opuscolo intitolato
“La realtà di Simone, l’Utopia di molti”.
“… sono affetto da disabilità motoria grave, ovvero non cammino, non uso le mani e per di più articolo le parole con fatica. Nonostante ciò a Modena ho studiato, mi sono diplomato, ed ho conseguito nel 2004 la laurea in Ingegneria informatica con il più brillante dei risultati e in Aprile 2012 mi sono addirittura sposato.”
Queste poche note autobiografiche penso siano sufficienti a dare un’ idea dello spessore del personaggio.
Ma riprendiamo la sua narrazione “Ora gestisco insieme al mio staff le attività di AIDA, che ho fondato nel 2005 per proporre innovativi ausili informatici da me ideati e far conoscere le possibilità che offro a chi si trova nelle mie stesse condizioni. Dal luglio 2013 AIDA è una cooperativa sociale ONLUS.”
Ma come è arrivato l’ ing. Soria al PCDO ?
Tutto nasce dalla richiesta pervenutami da una giovane ospite della struttura, che chiameremo Maria, affetta da una patologia simile a quella di Simone, ma meno grave, infatti Maria riesce ad usare a fatica un dito e si fa comprendere facilmente quando parla.
E’ una ragazza esuberante tanto che ha chiesto di essere inserita nel Comitato Rappresentanza degli Ospiti (CoRO).
Già dai primi incontri del CoRO Maria espresse il desiderio di diventare segretaria del Comitato e di voler redigere di persona i verbali ricopiando gli appunti stilati a mano durante le riunioni.

Ma per far questo si rende necessario l’utilizzo di un PC che Maria in passato a imparato ad usare a scuola ma che ora non utilizza più da molti anni.
Maria avrebbe perciò bisogno di un ausilio per poter scrivere senza l’uso della tastiera, per lei di difficile utilizzo.
Dopo una rapida ricerca in rete, usando semplici parole chiave, è comparso il nome di AIDA e
dell’ ing. Soria con il quale sono subito entrato in formale contatto. Formalità comunicativa presto
sostituita da un rapporto estremamente cordiale.
Un rapido scambio di mail per gli accordi necessari a concordare con Simone, e il suo socio Michael, una prima visita al PCDO di Milano, tappa di uno dei tanti
viaggi che il portano a percorrere l’Italia per recarsi presso le famiglie e le associazioni dove è richiesto il
loro intervento.
L’ausilio informatico proposto da AIDA si compone di un SW sviluppato dall’ ing. Soria ed installato su una
webcam collegata ad un PC attivabile mediante un minimo movimento facciale, di un occhio, di un labbro o di da semplice suono emesso dall’utente.
Elevato è dunque il livello di personalizzazione.
Inoltre il suo utilizzo è molto semplice e può essere appreso anche da persone con ritardi mentali.