Progetti sostenuti

La Grande Fabbrica delle Parole – Progetto “Parole per tutti, nessuno escluso”


 

Progetto “Parole per tutti, nessuno escluso”

Il progetto, partito a marzo 2018 grazie al contributo del Pio Istituto dei Sordi e conclusosi il 31 Giugno 2018, rispetto ai bambini con disabilità uditiva si è sviluppato prioritariamente su 3 fronti:

– Rendere accessibili i laboratori de La Grande Fabbrica delle Parole

– Fare da cassa di risonanza e da trait d’union rispetto alla disabilità uditiva, in termini di comunicazione e visibilità, sfruttando occasioni di visibilità quali la fiera “Fa’ la cosa giusta!”

– Sperimentare nuove forme laboratoriali accessibili a tutte e tutti i bambini, come La Musica del Silenzio o il laboratorio ispirato alla pedana sensoriale Dedo.

 Le attività

 LABORATORI PER LE CLASSI

 Grazie alle competenze acquisite nel corso del precedente progetto in collaborazione col PIS, Ogni bambino è un mondo, La Grande Fabbrica delle Parole è stata in grado di ospitare ai laboratori 3 classi con bambini/e con disabilità uditiva, adattando la forma laboratorio in modo che fosse completamente accessibile, tramite sottotitoli, attenzione personalizzata o traduzione LIS, a seconda del grado di deficit uditivo del bambino.

In concomitanza con l’Edge festival è stato tenuto un laboratorio in collaborazione con Felice Tagliaferri e Stefano, il suo assistente non udente, che hanno rovesciato gli stereotipi di ragazzi delle medie molto complessi.

La Pedana Sensoriale Dedo

A Fa’ la cosa giusta! (23-25 marzo 2018), nella giornata di domenica è stata presentata, per la prima volta a Milano, la pedana sensoriale DEDO, che traduce i suoni in vibrazioni e li rende accessibili ai bambini sordi. E’ stato organizzato un laboratorio di scrittura con la pedana sensoriale per bambini tradotto in LIS.

Servizio di sottotitoli autonomo della Grande Fabbrica attivo in qualunque momento per rendere accessibili le attività ai bambini sordi.

PERCORSO COI RAGAZZI DI A.L.F.A

In collaborazione con Francesca Tagliabue abbiamo coinvolto 9 dei ragazzi in fascia preadolescenza/adolescenza in un percorso di accesso alla cultura composto da tre tappe, svoltesi nei fine settimana:

– Incontro/chiacchierata sulle difficoltà di accesso ai libri

– I quadri raccontano le storie, laboratorio a partire dai quadri

per arrivare alle storie

– La Musica del Silenzio

LA MUSICA DEL SILENZIO

Domenica 13 maggio, nella bellissima Sala della Balla del Castello Sforzesco, ha preso vita “La musica del Silenzio”, laboratorio di musica e scrittura accessibile ai ragazzi sordi.

L’evento ha visto presenti 6 ragazzi oralisti, 2 ragazze segnanti e 3 ragazze udenti.

I ragazzi oralisti e udenti, accompagnati dai loro genitori, hanno lavorato insieme senza alcun problema, creando delle intersezioni inedite e bellissime.

Il laboratorio, che ha preso una via inedita di accesso alla musica per ragazzi sordi, ha visto la collaborazione della responsabile del progetto, Francesca Frediani, con Caterina Basso, danzatrice contemporanea, e Kerem Brera, violoncellista.

Le trascrizioni degli scritti dei ragazzi, prodotti nel corso del laboratorio, saranno consegnante al Direttore del Pio Istituto dei Sordi.

I Volontari

Il progetto “Parole per tutti, nessuno escluso” ha visto coinvolti circa 40 volontari. Professionisti dell’editoria, studenti, illustratori e liberi professionisti provenienti dai settori più disparati ma con una precisa intenzione comune: donare il proprio tempo e le proprie competenze per una cultura più inclusiva e accessibile, rendersi portavoce delle buone pratiche applicate dal progetto, e riadattarle nel proprio campo lavorativo. Un circolo virtuoso innescato secondo specifici obiettivi.

Un debriefing al termine di ogni laboratorio ha garantito la messa a punto di strategie condivise da reiterare con i ragazzi e i bambini non udenti.

Ad esempio, l’utilizzo di materiali tattili in sessione di scrittura per avvicinare i ragazzi al testo abbattendo eventuali resistenze prestazionali (approccio utilizzato più volte da Giulia G., volontaria del progetto). Oppure, l’utilizzo di altre forme narrative più congeniali al talento espressivo del ragazzo o bambino in questione: il fumetto, il dialogo, la sceneggiatura, il fotoromanzo (approccio utilizzato da Monica D.G., volontaria del progetto). O ancora, l’elezione di determinati luoghi o oggetti del laboratorio a elementi magici sblocca-scrittori/scrittrici (“il tavolo dello scrittore”, “il cilindro dello scrittore”, “la penna…etc.” etc. strategia utilizzata da Cristina S. volontaria del progetto). L’impegno dei volontari ha garantito una comunicazione diffusa delle attività inclusive svolte, che si è tradotta in un passaparola e una condivisione – sia online tramite i social che offline – attraverso le loro reti professionali, familiari e sociali.

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