Progetti sostenuti
Museo di tutti, museo per tutti
MAV – Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione
presenta un progetto per favorire la piena fruibilità del museo e della cultura materiale al pubblico dei sordi.
Il progetto “Museo di tutti, museo per tutti” dedicato a rendere accessibile il MAV- Museo dell’Artigianato Valdostano di tradizione, i suoi patrimoni e, in genere, l’artigianato è stato avviato con successo.
Gli obiettivi primari che ci si è prefissati di raggiungere sono:
-l’accessibilità dell’esperienza, intesa come il dare a tutti la possibilità di partecipare,
godere, comunicare, comprendere e vivere al meglio l’esperienza culturale di visita;
-l’accessibilità dell’informazione, intesa come il mettere tutti nella condizione di reperire informazioni chiare, affidabili e comprensibili attraverso strumenti di comunicazione fruibili da persone con disabilità e non.
Per rendere accessibile a tutti l’esperienza di visita si è reso necessario fornire ai visitatori con deficit sensoriale la possibilità, che gli spetterebbe di diritto, di fruire del patrimonio culturale e dei musei attraverso degli strumenti che “parlano la loro lingua” e di cui il museo era carente.
Sono già stati realizzati:
• Semplificazione della comunicazione interna al museo e installazione lungo il
percorso di visita delle schede di sala redatte in linguaggio semplificato. La
semplificazione del linguaggio è stata realizzata ad opera dell’Istituto dei Sordi di
Torino da parte di personale altamente competente nella formazione e nella
divulgazione al pubblico sordo. Il lavoro di semplificazione del linguaggio delle
schede di sala è stato svolto con molteplici obiettivi, soprattutto quello di permettere
l’accessibilità ai contenuti da parte di qualsiasi visitatore e promuovere la completa
autonomia e uguaglianza di percorso. Testi ricchi di frasi subordinate e con termini
tecnici il cui significato non è spiegato, rischiano di rimanere comprensibili solo da
parte di una élite di “sapienti”, quali studiosi nell’alta formazione e storici.
Per la comunicazione interna, a seguito di uno specifico accordo, è stato inoltre
adottato il font EasyReading, un carattere ad alta leggibilità ideato per i dislessici
ma utile per migliorare la leggibilità dei testi da parte di tutti.
• Installazione all’interno dello spazio espositivo di alcuni QR code che,
attraverso collegamenti ipertestuali, link a filmati e ad indirizzi web codificati
riconosciuti mediante i sensori fotografici dei cellulari, permettono agli utenti di
conoscere tecniche e saperi artigianali attraverso il linguaggio visivo. Per rendere
fruibili i QR code è stato installato all’interno dello spazio espositivo un ripetitore di
segnale wifi con il quale gli utenti possono, a seguito di iscrizione, collegarsi alla
rete wifi regionevda.
• Installazione all’interno dello spazio espositivo di 7 punti di illuminazione per
l’interpretariato utili per rendere più agevole il lavoro delle guide e degli interpreti di
LIS quando accompagnano dei gruppi di sordi all’interno del percorso di visita.
Sono quindi stati installati dei coni di luce per ogni sala e apposti a terra degli
adesivi atti a comunicare la presenza di un punto di intepretariato LIS. Questi punti
di illuminazione sono stati creati per migliorare l’esposizione della guida segnante
agevolando di conseguenza i disabili sensoriali con “l’ascolto attraverso la vista”.
Sono in fase di realizzazione:
• • Un video di introduzione al MAV con la spiegazione delle aree che lo compongono
e del percorso di visita della durata di 5,30 minuti. Questo filmato presenta il
percorso, la suddivisione dello spazio espositivo in sezioni e i patrimoni in esse
esposti. Il filmato è segnato il lingua LIS da Luciano Candela, formatore e
divulgatore della Lingua Italiana dei Segni, sottotitolato in lingua italiana a cui verrà
a breve aggiunto l’audio. La concomitanza di sottotitoli, segni e parola ci
permettono di offrire ai visitatori un prodotto alla portata di tutti, senza distinzioni tra
categorie di utenti.
• • Una sequenza di video di approfondimento dedicati ai nuovi segni dell’artigianato.
Questi ultimi sono frutto dell’operato di un gruppo del lavoro composto da esperti
museali, tecnici della lingua LIS, artigiani sordi, formatori dell’Istituto dei Sordi di
Torino e persone sorde che fanno parte dell’ENS Valle d’Aosta che hanno creato
dei neologismi o normalizzato dei segni già esistenti all’interno della comunità dei
sordi per descrivere al meglio la cultura materiale locale. Tra i numerosi termini
creati da questo gruppo di lavoro sono stati scelti i più significativi del museo e utili
a offrire una visione completa dell’artigianato valdostano.
• Questa sequenza di video è così composta da 10 oggetti (coppa, grolla, tatà, culla,
collari, portacote, vaglio, marche da burro, marche da pane e dentelles) e 2
tecniche di lavorazione (tornitura e vannerie). I video, della durata di un minuto circa ciascuno, sono segnati il lingua LIS da Luciano Candela, formatore e divulgatore della Lingua Italiana dei Segni, e sottotitolati in lingua italiana a cui verrà a breve aggiunto l’audio. La concomitanza di sottotitoli, segni e parola ci permettono di offrire ai visitatori un prodotto alla portata di tutti, senza distinzioni tra categorie di utenti.
La produzione di entrambi i video di cui sopra non consiste solo nel montaggio di una serie di sequenze, ma prevede prima di tutto lo studio dei testi e dei contenuti, quindi la traduzione in Lingua dei Segni e l’adattamento per il pubblico Sordo. L’aggiunta dei sottotitoli e della voce audio completa il lavoro rendendolo accessibile anche al pubblico sordo oralista (persone sorde che non parlano la lingua dei segni) e non vedente, in sintonia con l’accessibilità universale. La voce è stata affidata ad una logopedista che lavora da anni nel contesto formativo delle persone sorde.
• L’impaginazione di un dépliant che illustri il progetto nelle sue fasi e funga da
divulgatore dell’importanza dell’accessibilità alla cultura a tutte le fasce di pubblico.