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Lingua dei segni. Approvato il regolamento di rilancio
La Stampa del 08/12/2021
COSSATO. Si contano sulle dita di una mano le scuole bilingue per sordi in Italia e tra queste vi è l’istituto comprensivo di Cossato, nel Biellese, dove si inizia il bilinguismo sin dalla scuola dell’infanzia con l’obiettivo di far acquisire la LIS agli udenti come seconda lingua e come lingua naturale ai non udenti. A incentivare la prosecuzione di questa realtà è arrivata la firma del primo regolamento regionale per la promozione della lingua dei segni in Piemonte. Un provvedimento indispensabile, per la prima volta istituito in Piemonte, per dare piena attuazione alla legge regionale del 2012 garantendo così la piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva.
«Questo passaggio conferma l’impegno e l’attenzione della Regione verso l’insegnamento e la diffusione della lingua italiana dei segni – spiega l’assessore Chiorino – ma soprattutto per l’abbattimento di tutte le barriere fisiche e linguistiche, che impediscono alle persone con disabilità di poter accedere a tutti gli strumenti utili per formazione e percorso lavorativo». La novità del regolamento regionale si traduce con la possibilità di sottoscrivere convenzioni con autonomie scolastiche, agenzie formative accreditate, enti gestori dei servizi sociali e comuni per percorsi specifici, con priorità all’obbligo scolastico. «La nostra speranza- spiega Claudio Baj, presidente di Vedo Voci, associazione Genitori dei Bambini Sordi – è che questo regolamento permetta alle famiglie di ottenere un sempre migliore percorso educativo e didattico per i propri figli sordi, consentendo loro di fare scelte veramente consapevoli e libere, con il supporto di specifici servizi. Inoltre auspichiamo che il progetto Bilinguismo Italiano e Lingua dei Segni dell’Istituto Comprensivo di Cossato, unico nel suo genere ed attivo dal 1994, possa essere esportato in altri territori e realtà scolastiche piemontesi». (v.ro.)