Resta informato
Scopri tutte le notizie e rimani aggiornato iscrivendoti alla newsletter
L’app che fa sentire anche se non si sente
L’app che fa sentire anche se non si sente
La Repubblica del 21/12/2020
Pedius è un programma di sottotitolazione delle telefonate che permette anche alle persone non udenti di fare una telefonata o di partecipare a una conferenza online
Un interprete virtuale che traduce il parlato in messaggi di testo e viceversa, consente ai non udenti di fare telefonate e partecipare a riunioni online senza bisogno di assistenza. Basta installare Pedius, app telefonica, e si aprono nuove possibilità in termini di educazione, carriera e accesso ai servizi. Oltre che in italiano è disponibile in 8 lingue: dal portoghese al cantonese. Nel nostro Paese ci sono 33mila utenti che ricorrono ogni giorno all’app, soprattutto per Enel, che più di due anni fa, diventando la prima società di energia a rendere i servizi telefonici completamente accessibili, ha scelto questa interfaccia sia per la comunicazione interna che per il rapporto con la clientela non udente.
“Pedius è un programma di sottotitolazione delle telefonate che permette anche alle persone sorde di fare una telefonata o di partecipare a una conferenza online – spiega Lorenzo di Ciaccio, fondatore dell’omonima società a vocazione sociale che ha sviluppato l’app – Al contrario di altre soluzioni di messaggistica, Pedius è un intermediario virtuale che collega il mondo degli udenti a quello dei non udenti. In base alle diverse tipologie di conversazione, dalla lettura del contatore al rinnovo dell’assicurazione, il software viene personalizzato con vocabolari aziendali che garantiscono una comunicazione efficiente”.
Oltre al settore energetico, l’app è presente anche in quello bancario e dell’assistenza stradale. Pedius coniuga l’innovazione con l’inclusione sociale a partire dalla tecnologia Voice Over Internet Protocol (VoIP) che converte i suoni in testo e viceversa. Per fare una chiamata si può utilizzare la propria voce o inviare un messaggio di testo. In base alle esigenze, Pedius traduce in tempo reale il messaggio in una registrazione vocale che il destinatario della chiamata ascolta. Quando il ricevitore pronuncia la risposta, Pedius la registra e la trasforma in un messaggio. Il progetto è stato ispirato da un’intervista in televisione a Gabriele, un ragazzo sordo che non era stato in grado di contattare i servizi di emergenza dopo un incidente in auto. L’app oggi è scaricabile gratuitamente ed è disponibile in 14 paesi su entrambe le piattaforme, sia iOS che Android: l’unico requisito per utilizzarla è una connessione alla re te.
“Questa tecnologia potrebbe migliorare l’accesso all’educazione: in Italia, per esempio, solo il 3 per cento delle persone non udenti frequenta le università, contro il 30 per cento della media nazionale, perché il sistema non è adatto ad accoglierli – prosegue il fondatore di Pedius – La sottotitolazione automatica si è dimostrata un fattore chiave nel mondo del lavoro e potrà esserlo anche in quello dello studio”. La società di recente ha sviluppato una versione del software per la Chinese University di Hong Kong sia per l’accesso ai servizi accademici che per la didattica a distanza.
di Fabio Marzano