La Repubblica del 12/02/2022

NEEDIUS, una giovane realtà di Rovereto (TN), ha sviluppato uno strumento unico per facilitare la vita quotidiana di soggetti autistici e non solo.

ROVERETO. Da giovani e brillanti menti nascono soluzioni che possono fare la differenza nella vita di tante famiglie. Una descrizione sintetica di quanto fatto dai tre fondatori di NEEDIUS, che hanno messo a frutto la formazione presso il polo universitario di Trento e la specializzazione nei campi delle neuroscienze e della psicologia cognitiva nel creare Blu(e). Questa tecnologia consiste in un comunicatore dinamico (costituente dispositivo medico acquistabile tramite Asl) ed un innovativo strumento basato sulla comunicazione aumentativa alternativa (CAA) su tablet touchscreen. I destinatari nello specifico bambini, adolescenti o anche adulti di ogni età affetti da disturbi dello spettro autistico, ma anche per persone con deficit nel linguaggio e nella comunicazione interpersonale dovuti ad altre patologie congenite e neurologiche.
Come raccontano Nicola Filippi, Raffaele Ettrapini e Jacopo Romani, l’esperienza maturata in ambito di autismo li ha portati a notare come gli strumenti disponibili fino a pochi anni fa, in particolare il quaderno dei simboli tipico della CAA, erano ancora basati perlopiù su un approccio analogico. Ebbene, con Blu(e) i fondatori di NEEDIUS hanno digitalizzato questo strumento fondamentale, mettendo la persona aiutata al centro di una rete composta dalla famiglia e i terapisti, i quali possono monitorarne facilmente attività e progressi. E tutto questo con uno spirito innovativo anche con riguardo all’hardware utilizzato, per una soluzione totalmente calata nelle esigenze di chi fatica a comunicare, e che va ben oltre il semplice concetto di App.

EMPATIA E INCLUSIONE.
Blu(e) è messo a disposizione direttamente su un tablet touch screen dedicato, e favorisce la comunicazione e l’emissione di atti comunicativi tramite la selezione di caselle di immagini con uscita audio (non sintesi vocale, ma audio con voci reali) in qualsiasi lingua. Quanto appena descritto mette in luci due aspetti chiave che Nicola Filippi ci tiene a sottolineare. Il sistema è infatti sviluppato appositamente su tablet touch screen Samsung Galaxy Tab e può essere utilizzato quindi esclusivamente come comunicatore. Ciò è importante perché rende lo strumento un punto di riferimento esclusivo all’interno del rapporto di sinergia che coinvolge, il bambino, la famiglia e la rete terapeutica e scientifica. In tal senso va specificato che Blu(e) è composto dal Tablet touchscreen con software di comunicazione più la custodia protettiva, uno speaker bluetooth per comunicare a distanza, e l’accesso all’area personale online su piattaformablue.it. E con questa piattaforma da qualsiasi postazione è permesso creare ed archiviare le tabelle CAA, diventando un vero cruscotto con le statistiche di utilizzo del comunicatore. Tornando poi sull’uscita audio abbinata alla selezione delle caselle di immagini, questa è pensata non solo per creare interazione, ma anche una vera inclusione del soggetto autistico grazie a registrazioni vocali realistiche e divise per genere e tre diverse fasce d’età. Questo è importante per dare una forte valenza empatica al messaggio del comunicatore attivato dal bambino, adolescente o adulto. Il tutto lasciando sempre spazio alla famiglia, in sinergia con insegnanti e terapeuti, di personalizzare lo strumento in base ad ogni singola esigenza.
Un tablet interamente basato sulla CAA, e che digitalizza il classico quaderno dei simboli.
UNA SOLUZIONE INTUITIVA A PORTATA DI TUTTI LA PIATTAFORMA DI GESTIONE DI BLU(E)