In Via Giasone del Maino 16 a Milano, sede del nostro Istituto, non c’è tempo per godere degli ottimi riscontri relativi alle iniziative che celebrano il 170° anniversario.

“Da subito abbiamo inteso questo anniversario come una nuova ripartenza – conferma il Presidente Marco Petrillo – con i contenuti e la qualità del convegno “Sordità a Milano: tra storia e memoria” organizzato all’Università Cattolica dove abbiamo consegnato ad autentiche eccellenze il riconoscimento intitolato al nostro primo rettore dell’Istituto, Don Giulio Tarra, guardiamo al prossimo appuntamento del 5 dicembre quando inaugureremo una meravigliosa mostra fotografica a “La casa della memoria”, sempre a Milano, intitolata “Più di mille parole”.

 

In ogni evento celebrativo, culturale e sportivo, sempre e comunque al centro la vita della persona sorda che inevitabilmente tocca il tema lavoro.

“Certamente – continua Petrillo – durante il Covid le persone sorde hanno sofferto più di altri la chiusura relazionale. Per questo abbiamo attivato uno sportello psicologico on line che ha avuto un grande successo di connessione. Sempre comunque la persona sorda deve essere al centro delle nostre attività per dare risposte concrete ad ogni domanda. Restando al tema lavoro, nel 2025 abbiamo in programma diverse iniziative dedicate all’inclusione lavorativa e parallelamente a quella sportiva”.

 

Altro cambio di passo deve essere necessariamente la comunicazione della e alla persona sorda ancora oggi più tendente al lamento di mancanza di spazi e opportunità  piuttosto che al comunicare e raccontarsi in prima persona. Della serie “siamo noi a dover farci sentire”.

“Esattamente. La risposta del Pio Istituto la concretizzeremo dal prossimo mese di gennaio quando inseriremo in pianta stabile nella nostra organizzazione una nuova area comunicativa.

Dobbiamo e vogliamo comunicare bene e meglio ogni micro o grande attività che il nostro Istituto offre quotidianamente. E’ con questo intento che abbiamo già sottoscritto una convenzione con il Pio Istituto dei sordi di Torino e stiamo dialogando con altri Istituti distribuiti sull’intero territorio nazionale per condividere la missione di rendere la comunicazione sempre più mirata, specifica e inclusiva, per raggiungere ogni persona sorda, ovunque si trovi. In un mondo in continua evoluzione, è fondamentale che i nostri messaggi siano non solo precisi e chiari, ma anche capaci di superare ogni barriera geografica, arrivando in ogni angolo, anche i più remoti.

Ogni individuo, indipendentemente dalla sua condizione, deve poter accedere a informazioni e supporto in modo semplice ed efficace. Ogni passo che compiamo va in questa direzione: unire tecnologia ed empatia per ridurre le distanze e costruire una comunicazione efficace e realmente inclusiva”.