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Il campione silenzioso degli scudetti
Il Giornale di Vicenza del 14.12.2019
Il campione silenzioso degli scudetti
VICENZA. C’è un campione dello sport che in silenzio ha inanellato trionfi in ogni angolo d’Italia, portando a casa tanti scudetti di calcio ma primeggiando anche in altri sport come la pallavolo, le bocce, persino il tennis, persino il ping pong, tutte discipline che fanno capo alla Federazione Sport Sordi Italia. Si chiama Maurizio Grotto, ha 71 anni, ed ora ha voluto celebrare le sue imprese con un libro, “una vita per lo sport”, che ha voluto donare per primo ai suoi figli, come testamento di oltre mezzo secolo di intensa attività agonistica e di enormi soddisfazioni personali.
LA SUA STORIA. Maurizio fin da piccolo matura la passione per il calcio. Sono gli anni ’50, quelli di Gre-No-Li se si è milanisti, di Charles, Sivori e Boniperti se si è juventini. Ma all’entusiasmo, che di certo non gli manca, purtroppo deve abbinare un handicap non di poco conto, perché è sordo. Per molti un ostacolo insormontabile ma non per lui, che non solo miete allori ovunque ma decide pure di metter su famiglia, sposando Rosanna Cisotto, anche lei non udente. Hanno due figli, Fabio e Mauro. Quest’ultimo, raggiunto dalla sordità a nove anni, segue le orme del padre sui campi da calcio, vincendo ben 11 scudetti tricolori e vestendo con soddisfazione la magia azzurra. Fabio pure si distingue nel calcio a 5. Una famiglia di campioni, dunque. Tornando a Maurizio, ha vinto tre scudetti di calcio a 11, militando nel Verona, uno di volley, uno di calcio a 5 e ben cinque di bocce sintetiche. Il palmares personale si allarga a ben 15 piazzamenti da podio in sei discipline diverse. Superati i 70 anni ma con ancora un’energia invidiabile anche per un trentenne, ha deciso di raccontarsi in un volume ricco di fotografie, articoli di varie testate giornalistiche, graduatorie, trionfi.
LA SCELTA. Perché Grotto ha deciso di pubblicare un libro? Per far conoscere la sua storia e la sua passione sportiva e lasciare un testamento ai figli, già ben indirizzati sulla sua strada tanto che, se gli si chiede qual è la sua più grande soddisfazione, non esita: «Gli 11 scudetti vinti da Mauro e la sua maglia azzurra». Le memorie da lasciare ai posteri, tanto che è stato ricevuto in municipio da sindaco e giunta che lo hanno omaggiato come si deve ad uno che fa onore alla sua città, «che amo», ha voluto ribadire sul dorso del volume fresco di stampa. «Ora non partecipo più a competizioni agonistiche però continuo a praticare a livello amatoriale – assicura Maurizio. Mantengo la forma fisica con passeggiate quotidiane di 6 o 7 chilometri e spesso, alla domenica, partecipo alle marce che ci sono nel Vicentino. Devo ringraziare mia moglie Rosanna, che mi ha sempre supportato e che pure ha ottenuto risultati di prestigio nel bowling, nelle bocce e nel ping pong». Insomma, una famiglia di sportivi… e di campioni silenziosi.
di Mauro Sartori