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Giulia, la passione è più forte di tutto
Giulia, la passione è più forte di tutto
Sorda dalla nascita la 15enne di Malborghetto sarà la più giovane atleta italiana ai Deaflympics: una sorpresa e un onore.
MALBORGHETTO DI BOARA. Per tanto che uno ci pensi e ci provi, in certe situazioni è quasi inevitabile fare figure. Così prima di iniziare la chiacchierata ho avuto voglia a ripetermi “Guardala in faccia, guardala in faccia”, prime parole e subito mi sono rivolto alla madre. E quando a rispondere è stata la diretta interessata, cioé la giovane Giulia, tutto il castello costruito in precedenza è miseramente crollato.Ebbene, si deve sapere che la 15enne Giulia Bassini è sorda (al 100%) dalla nascita ma grazie alla tecnologia ci sente benissimo e oltre a vivere una vita normale si dedica anima e corpo alla sua grande passione, il tennis. E i risultati ottenuti in questi ultimi anni le permetteranno di partecipare alla prossima edizione dei Deaflympic, i giochi olimpici per sordi, in programma in Turchia. Giulia è la più giovane componente della squadra azzurra (per trovarne nell’Italia una della sua età bisogna andare indietro all’edizione del 1957), disputerà il torneo singolare femminile e il doppio misto con Aaron Kuzbinski, romano di origini polacche con cui si è allenata di recente in uno stage di preparazione.«Beh, a parte la sorpresa e l’onore di partecipare a questa manifestazione – ci racconta Giulia, affiancata dalla mamma Linda e dal fratello Filippo -, il primo impatto è stato molto pesante, visto che a Verona ci siamo allenati per quasi sei ore al giorno. Ma amo il tennis, all’inizio ho provato diversi sport, specie quelli da maschiaccio come calcio e arti marziali, ma quando nel gennaio 2009 ho partecipato al primo corso al Cus ho lasciato tutto e proseguito solo col tennis, entrando nella scuola Sat».I Deaflympics sono una manifestazione di livello mondiale, che vedrà in gara ben 3.000 atleti in rappresentanza di Paesi di tutti i continenti. Potrebbe essere l’ultima edizione dei “Giochi silenziosi”, perché è in corso di valutazione l’ingresso di questi atleti ai più rinomati Giochi Paralimpici.Giulia, che frequenta con buoni profitti l’Istituto tecnico commerciale (ex Monti), ha una sordità bilaterale che le è stata diagnosticata praticamente subito. Il primo impianto le è stato effettuato ad appena 18 mesi, poi a 10 anni il nuovo impianto cocleare (con ben 28 elettrodi), continuamente migliorato, tanto che Giulia sente normalmente. Peccato che da eventuale favorita ai Deaflympic potrebbe diventare sfavorita rispetto a rivali con inferiori percentuali di sordità: «Sì, perché non potremo utilizzare gli impianti, dovremo giocare al “naturale”, così io che sono sorda totale non sentirò nulla, rispetto ad atlete che invece sono sorde al 50%. Gioco sempre con l’impianto, alcune volte sono anche stata colpita all’orecchio dalla pallina, non so come sarà senza… Credo che il problema maggiore sia non sentire il momento della battuta dell’avversaria, diciamo – sorride Giulia – che non dovrò distrarmi».Giulia nel 2013 al Tc Giardino di Ferrara ha conosciuto Pierpaolo Veroni, che è da allora il suo allenatore anche se lei è tesserata per il Cus e lui insegna al Country Club di Fossadalbero: «Amo il tennis, peccato che a Ferrara non ci sia un circolo femminile, sono poche le ragazze che giocano a livello agonistico, così per tornei e allenamenti sono costretta a percorrere tanti chilometri per trovare avversarie valide».In Turchia per la 15enne di Malborghetto sarà la prima vera trasferta senza famiglia: «Potremmo solo assistere alle partite – dice la mamma Linda -, così sono contenta vada via da sola. D’altronde la Nazionale italiana ha uno staff completo, vestiario personalizzato e tecnici per ogni disciplina. Staremo in contatto per i risultati, quello che conta alla fine è che sia un’esperienza utile».Il tennis è uno degli sport più ricchi con personaggi che sono vere e proprie icone: «Mi piace anche guardarlo, il mio sogno è riuscire a vedere una volta dal vivo Serena Williams (ora incinta, ndr). A me dicono che somiglio alla Kerber (tedesca numero 1 al mondo, ndr), ma a me piacciono Wozniacki e Halep, perché lottano molto. Poi il migliore in assoluto resta Federer, soprattutto per il suo rovescio ad una mano, io ho proprio nel rovescio bimane il colpo migliore, ma spesso amo giocarlo a una mano».«Giulia ha una grande forza fisica – interviene mamma Linda -, va controllata meglio. Poi è un diesel, di solito nel primo set fa molta fatica, mentre nel secondo e terzo gioca in scioltezza. Ha bisogno di carburare, la resistenza resta sicuramente la qualità migliore».Giulia attualmente è classificata 4.3 ma sta per passare al livello 4.2 grazie ai buoni risultati ottenuti negli ultimi tornei a cui ha partecipato. E chissà che una bella figura ai Deaflympics non le diano quella maturità che spesso manca ai giovani tennisti italiani.
di Davide Bonesi
Fonte: La Nuova Ferrara del 30-06-2017