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Giornata Europea della Sordocecità: conoscere per creare una società più inclusiva
Questa giornata nasce con lo scopo di promuovere i diritti delle persone sordocieche e operare per garantire loro pari opportunità.
Vista e udito sono fondamentali per l’essere umano, basti pensare che ben il 95% di tutto ciò che si apprende viene percepito attraverso questi due sensi; è facilmente comprensibile, quindi, come la relativa compromissione causi notevoli difficoltà.
Il 22 ottobre ricorre la Giornata Europea della Sordocecità.
Istituita per l’anniversario della fondazione della European Deafblind Union (EDbU), rappresenta un’occasione importante per porre l’attenzione sulla condizione e le necessità delle persone sordocieche.
Ogni individuo, infatti, vive la propria situazione in maniera unica e differente, a seconda della gravità delle minorazioni legate a vista e udito, dell’età in cui queste sono insorte, delle barriere ambientali che presenta il territorio di appartenenza, del supporto di cui dispone.
Aumentare la conoscenza della realtà delle persone sordocieche
La Lega del Filo d’Oro, in occasione di questa Giornata, si propone di accrescere la consapevolezza e la conoscenza di questa disabilità difficile e complessa, per arrivare a ottenere parità di trattamento, opportunità e un esercizio reale dei diritti delle persone sordocieche, nonché il rispetto della Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con disabilità in tutti gli Stati membri.
Come dice Stefania, Vicepresidente del Comitato delle persone sordocieche: “C’è bisogno di molta sensibilizzazione. Ci sono persone che sembra abbiano paura di noi, invece dovremmo far loro capire che siamo persone normali, che possiamo comunicare con loro e che, addirittura, potremmo essere di aiuto”.
La Lega del Filo d’Oro, nata nel 1964, grazie al costante impegno è diventata il più importante punto di riferimento, in Italia, per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e le relative famiglie.
Significativa l’affermazione di Francesco, Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche: “Conosco la Lega del Filo d’Oro da 25 anni ed è stata molto importante per me, perché mi ha permesso di ritrovare una identità dopo che, nato cieco, avevo perso l’udito”.
Impegnarsi per fare nuovi passi avanti
Negli anni, si sono sicuramente fatti dei passi avanti, ma il percorso verso reali riconoscimento e integrazione, a livello europeo, dei diritti e delle necessità delle persone sordocieche è ancora lungo, senza contare la battuta d’arresto subita a causa dell’emergenza sanitaria.
In molti Paesi europei, ad esempio, la sordocecità non è ancora riconosciuta come disabilità specifica, fattore che ne rallenta analisi e comprensione.
L’Italia sta progredendo, posizionandosi a metà della classifica europea; un passo importante lo ha effettuato nel 2021, grazie al riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana), della LIST (Lingua dei Segni Italiana Tattile) e della figura dell’interprete, supporto fondamentale per chi non vede e non sente.
È importante proseguire in questa direzione, garantendo servizi studiati sulle esigenze dell’individuo.
Anche a livello legislativo, inoltre, sono necessari degli aggiornamenti: la Legge 107/2010, grazie alla quale la sordocecità è stata riconosciuta come disabilità specifica e unica, presenta dei vuoti normativi che, di fatto, escludono alcune persone (tutti coloro che, pur non vedenti, hanno perso l’udito dopo il dodicesimo anno di età, oppure chi è nato senza nessuna minorazione sensoriale, insorta dopo i dodici anni).
Abbattere le barriere
È, quindi, fondamentale lavorare per riconoscere le difficoltà delle persone sordocieche, realizzare servizi adeguati, supportarle e offrire loro gli strumenti per migliorare la comunicazione e la relazione con la realtà circostante, così da poter esprimere al meglio sé stessi e le proprie potenzialità.
Afferma Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro
“La sordocecità viene spesso sottovalutata o fraintesa e ciò contribuisce ad aumentare le barriere che le persone sordocieche devono affrontare, ma come Lega del Filo d’Oro siamo schierati in prima linea affinché in Italia l’iter per la revisione e la piena applicazione della legge 107/2010 sul riconoscimento della sordocecità non si fermi. Il nostro lavoro è da sempre orientato a valorizzare le potenzialità di ciascuna persona, andando oltre i limiti tracciati dalla minorazione”.
La Giornata Europea della Sordocecità è un’eccellente occasione per dare risonanza, verso un futuro veramente inclusivo.
Per concludere ecco il pensiero di Alessandro, seguito dalla Lega del Filo d’Oro di Roma: “Questa Giornata è una cosa molto preziosa, perché abbiamo come obiettivo l’accessibilità a livello europeo. Dobbiamo ancora fare molto lavoro e raggiungere un livello uguale in tutti gli stati d’Europa. Dobbiamo prendere e ricevere informazioni dall’Europa per uniformarci, per un’integrazione delle persone sordocieche per un futuro senza barriere”.
Fonte: Today del 21/10/2022