L’Eco di Bergamo del 08.04.2020

Ecco le mascherine per sordi: un oblo’ accorcia le distanze

Le laboriose mani di «Donne&UominiCheCuciono» hanno prodotto in questi giorni anche delle speciali mascherine per sordomuti, realizzate sempre con tnt, elastico e in aggiunta una finestrella trasparente che permette di intravedere la bocca e quindi di leggere il labiale. Proprio ieri Palmo Brasi, 83enne di Parre, ha ricevuto nove di queste mascherine in dono. «Per il nonno è stata una bellissima sorpresa – racconta il nipote Michele Schiavi, sindaco di Onore -: le mascherine saranno utilizzate da lui e dai miei zii che vivono nello stesso edificio e che quindi si relazionano con il nonno». Il signor Brasi, sordo fin da bambino, ha avuto la fortuna di frequentare una scuola che gli ha permesso di imparare a leggere il labiale e a parlare, oltre alla lingua dei segni. «Anche la nonna, che ora non c’è più, era sorda e non conosceva il linguaggio dei segni ma si relazionava con tutti leggendo i movimenti delle labbra» spiega Schiavi che nei giorni scorsi aveva inviato al gruppo di volontari un’immagine di una mascherina per sordomuti chiedendo una «piccola magia» che si è concretizzata. La mascherina è realizzata utilizzando la plastica di buste trasparenti per ufficio e quindi non potrà essere disinfettata nell’acqua bollente come le altre, ma bisognerà utilizzare alcool. «Il nonno era contento, anche se resta a casa, ora può difendere se stesso e gli altri dal contagio – aggiunge – e soprattutto può capire cosa dicono gli zii che gli portano la spesa o lo salutano dal pianerottolo. È una bella iniziativa: non si pensa spesso ai sordomuti e alle loro esigenze, grazie». E il grande cuore dei volontari non si ferma: «Abbiamo prodotto grazie a un centinaio di persone oltre 30 mila mascherine e 500 camici – spiegano le Donne&UominiCheCuciono -, stiamo distribuendo le mascherine alle associazioni attraverso la presidente dell’Ambito Antonella Luzzana, ma anche direttamente ai cittadini, che possono contattarci. Siamo a disposizione qualora qualcuno avesse bisogno delle mascherine per sordomuti, anche privati. Il prossimo step sarà la consegna di visiere all’ospedale di Piario e la realizzazione di mascherine per i bambini». Per raggiungere il gruppo si può contattare su facebook Simona Visinoni o Lorena Filisetti, di Clusone che già hanno avuto parecchie richieste, accompagnate anche dai complimenti per l’utile idea lanciata loro dai parenti del signor Palmo. Non manca nemmeno l’interesse per le mascherine in versione baby, molto gettonate perché attualmente introvabili.

di Antonella Savoldelli