La Repubblica del 19.05.2019

Disabilità e lavoro: più efficienti le aziende che includono e valorizzano le persone diversamente abili

In uno studio del 2018 a cura dell’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, due terzi dei manager intervistati ha dichiarato che nelle imprese dove lavorano persone disabili, l’organizzazione è più efficiente, i processi più semplici e gli ambienti di lavoro sono più accoglienti e più razionali.

In Italia ci sono oltre quattro milioni di persone disabili e di queste solo una su cinque lavora: una fascia significativa della popolazione non ha la possibilità di esercitare un diritto fondamentale quale la partecipazione al mondo del lavoro.

Disabilità e lavoro: una ricchezza per le aziende.
Da uno studio del 2018 a cura dell’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla, emerge che l’inclusione di persone con disabilità impone ai manager delle aziende un ripensamento organizzativo di ampia portata. Due terzi dei manager intervistati, su un campione di circa mille, ha dichiarato che nelle imprese dove lavorano persone disabili, il funzionamento è più efficiente, i processi più semplici e gli ambienti di lavoro più accoglienti e razionali. La stragrande maggioranza ha inoltre affermato che avere persone disabili nel personale ha un impatto positivo anche sullo sviluppo delle competenze manageriali.

Il progetto di Prioritalia per i disability manager. A partire da questa ricerca, Prioritalia, la fondazione di manager che a come scopo la restituzione di valori e competenze alla collettività, ha disegnato un progetto pilota di formazione manageriale chiamato “Disabilita e lavoro, social training program”: il 16 maggio a Milano e il 17 maggio a Roma, due giornate di incontri con testimonianze qualificate di aziende che hanno introdotto nel loro ambiente la figura del disability manager, proprio per guidare dirigenti e imprenditori a pensare e proporre dei nuovi schemi di gestione più di inclusivi e accessibili. “Il progetto ha l’obiettivo di promuovere e sperimentare programmi concreti di cambiamento” spiega Marcella Mallen, presidente di Prioritalia, “per archiviare il modello delle quote riservate ai disabili e mettere invece al centro la valorizzazione delle competenze”.

L’attenzione al dettaglio delle persone affette da autismo. In questo ambito la mentalità sta cambiando a partire dalle grandi multinazionali, come ad esempio Microsoft, e si va diffondendo una nuova percezione rispetto alla diversità. “Le persone affette da autismo hanno delle abilità speciali, superiori alla media, rispetto alla diagnosi dei buchi del software. Per la loro attenzione al dettaglio e la loro intelligenza numerica arrivano più facilmente e più in fretta di altre a risolvere dei problemi complessi”, conclude Mallen.

di Elis Viettone