L’Arena del 24/07/2021

VERONA. Una linea Whatsapp e un telefono cellulare per garantire a persone non udenti l’accesso ai servizi comunali. È il progetto emerso dalla commissione consiliare Servizi sociali, presieduta da Maria Fiore Adami, presenti l’assessore alle pari opportunità Francesca Briani ed esponenti dell’ENS, l’Ente nazionale sordi, che aveva l’obiettivo di sviscerare il tema dell’accessibilità dei servizi. «Accessibilità significa rendere davvero un ambiente e una città alla portata di tutti e di tutte le disabilità. Per questo abbiamo accolto le richieste dei portavoce della comunità non udente veronese», dice la Adami, «qui rappresentata da Dario Sparapan, presidente della sezione provinciale veronese dell’ENS, Loreta Mignolli, consigliere di Ens, e Laura Motinelli, socia dell’ENS».
Come spiega la presidente della commissione, «nel 2021 troviamo assurdo che gran parte di questi servizi comunali vengano ancora pubblicizzati solo con il Numero verde, ovviamente inaccessibile ai non udenti. Dopo la pandemia queste barriere si sono accentuate ancora di più, e lo dimostrano le difficoltà riscontrate nel far circolare le mascherine trasparenti per i sordi, necessarie per comunicare e per leggere il labiale». Un altro tema fondamentale è l’accesso ai Centri antiviolenza per donne maltrattate e che convivono con un handicap che rischia di limitare la loro possibilità di chiedere aiuto. «A oggi sembra che nessuno abbia mai pensato che anche una donna sorda possa essere vittima di violenza», dicono i membri di ENS. «La donna sorda deve avere un canale veloce, autonomo e adatto a lei come a qualsiasi altra donna. Se i servizi non sono davvero accessibili diventa necessario chiedere sempre aiuto agli altri, udenti, e questo per noi significa mancanza di privacy, perciò chiediamo la possibilità di accedere ai messaggi e alla comunicazione diretta in maniera autonoma». Da qui l’impegno per la linea Whatsapp dedicata e il telefono «Un primo passo», conclude Adami, «per abbattere tutte le differenze».. (E.G.)