Fattitaliani.it del 06.05.2020

Ca’ Foscari Venezia, Interpretariato e traduzione in Lingua dei segni

VENEZIA. Si amplia l’offerta didattica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia per l’insegnamento della lingua dei segni italiana (LIS), presente nell’ateneo già dal 1999.
Nell’anno accademico 2020/21 la LIS viene infatti attivata nel curriculum inglese-spagnolo del Corso di Laurea Magistrale in Interpretariato e traduzione editoriale, settoriale (ITES) del Campus di Treviso, corso che già da oltre dieci anni si è specializzato nella formazione di interpreti e traduttori nella combinazione cinese-inglese-italiano. Gli studenti ora potranno scegliere anche la LIS come lingua di specializzazione, abbinandola all’inglese o allo spagnolo.

A chi non è diventata familiare la figura di Chiara Sipione, che dal 25 marzo traduce in lingua dei segni italiana la conferenza stampa quotidiana del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul tema Coronavirus? Proprio a formare questo tipo di figure professionali è rivolta la nuova offerta didattica di Ca’ Foscari, una proposta unica in Italia. Garantire alla comunità sorda sempre maggiore accesso alle informazioni è stato l’obbiettivo che ha guidato fin dall’inizio il percorso dell’ateneo in questo ambito.

Ca’ Foscari ha da sempre investito molto nella lingua dei segni: dopo la nascita dell’insegnamento nel 1999, dal 2002 la LIS è diventata lingua di specializzazione nel Corso di Laurea in Lingue e scienze del linguaggio, ora Lingue, civiltà e scienze del linguaggio, e nel Corso di Laurea magistrale in Scienze del linguaggio, un progetto scientifico e didattico all’avanguardia in Italia, che prevede da un lato lo studio della LIS e dall’altro lo studio delle problematiche legate alla sordità e alla comunità sorda.

Un passo ulteriore viene fatto ora: l’ateneo dopo essersi occupato di didattica, cioè come imparare e come insegnare la lingua dei segni, sviluppa ancora di più questo ambito offrendo agli studenti, grazie anche alla lunga esperienza maturata nei precedenti percorsi formativi (Corso di formazione avanzata e Master) proposti negli anni scorsi, la possibilità di specializzarsi nel settore dell’interpretariato in LIS all’interno di una Laurea Magistrale in Interpretazione.

Corso di Laurea Magistrale in Interpretariato e traduzione editoriale, settoriale.
“Si tratta di un traguardo importante per la formazione degli interpreti di lingua dei segni italiana – afferma la prof.ssa Anna Cardinaletti – che finalmente possono seguire un Corso di Laurea Magistrale specifico, come avviene per la formazione degli interpreti delle lingue vocali e come richiedono le direttive europee. Questo traguardo, tra gli obiettivi del progetto di sviluppo del Dipartimento di eccellenza DSLCC, è stato possibile anche grazie alla fruttuosa collaborazione con il Dipartimento DSAAM, che da anni prepara gli interpreti all’interno della Laurea magistrale ITES.”

Tutto questo nella più ampia sinergia con le realtà che si interfacciano col mondo dei sordi come Anios, l’Associazione interpreti di lingua dei segni italiana, di cui Francesca Malaspina è Presidente Nazionale. “Lavoriamo da anni per raggiungere questo obiettivo – afferma Malaspina – l’alta formazione per gli interpreti di lingua dei segni è finalmente realtà. La nostra professione infatti richiede solide competenze linguistiche, culturali e deontologiche e un risultato come questo ci riempie di orgoglio. Del resto anche la risoluzione UE del 2016 su interpreti e lingue dei segni prevede una formazione accademica corrispondente alla formazione che ricevono gli interpreti di lingue vocali. Ca’ Foscari ha concretizzato il frutto di una lunga e proficua collaborazione e siamo certi che questa esperienza formativa sarà l’inizio di un percorso sempre più professionalizzante. – continua Malaspina – Il nostro è un lavoro importante per garantire il diritto delle persone sorde all’accessibilità in qualsiasi ambito della loro vita e per garantire la loro piena partecipazione alla vita sociale e politica del nostro Paese e merita una formazione di alto livello come quella sostenuta da un Ateneo prestigioso come Ca’ Foscari”.