Venezia Today del 23.07.2019

Ca’ Foscari all’avanguardia: apre il primo corso universitario di LIS Tattile

Circa 190mila persone in Italia soffrono di disabilità congiunta alla vista e all’udito, congenita (14%) o acquisita (86%). L’università è coinvolta in Ricerche nello sviluppo di strumenti di comunicazione innovativi e inclusivi.

VENEZIA. Ca’ Foscari Venezia è l’unica università in Italia ad aver attivato un corso specifico di lingua dei segni tattile (LISt), la variante della LIS utilizzata dalla popolazione sordocieca, nel percorso di laurea in Lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio. L’insegnamento è stato istituito nel 2011 con la docente Alessandra Checchetto, e dal 2018 è tenuto da Laura Volpato. E’ condotto in stretto rapporto con la Lega del Filo d’Oro, punto di riferimento in Italia per i sordociechi, e ogni anno insegna a oltre 30 studenti questa lingua speciale. La professoressa Anna Cardinaletti, docente di Linguistica teorica e applicata e Linguistica clinica, è la coordinatrice locale di tutti i progetti riguardanti la LISt.

“Uno dei primi incarichi”.
Uno dei primi incarichi d’interpretariato per persone sordocieche ha ‘trascinato’ Laura Volpato alla riunione del Comitato Esecutivo di EDbU, associazione europea di persone sordocieche. «Ero l’unica interprete per la partecipante sordocieca italiana, mentre tutti gli altri ne avevano due o tre, molto preparati e con un servizio impeccabile. Più interpreti permettono di aggiornare in tempo reale la persona sordocieca sia sui contenuti linguistici, attraverso il metodo preferito, sia sulle informazioni di contesto (disposizione della sala, movimenti, feedback sugli stati d’animo) attraverso ‘touch signals’. Per la persona sordocieca è come stare in un cinema a 3D, ed è un’attività intensa e faticosa».

Il gruppo di ricerca.
Il gruppo di ricerca cafoscarino sarà da settembre impegnato per tre anni nel progetto europeo “Social haptic signs for deaf and blind in education”, coordinato da Thomas Lydell, con cui collabora anche per Spread The Sign. Questo nuovo progetto intende raccogliere e documentare i segni haptic utilizzati dalle persone sordocieche nei paesi partecipanti: Estonia, Italia, Portogallo e Svezia. Laura Volpato si è formata in LIS a Ca’ Foscari e ha ottenuto – sotto la supervisione di Cardinaletti – un assegno di ricerca per il progetto Deaf Learning e attualmente per il progetto Deaf Language Awareness. Il progetto, che coinvolge Italia, Austria, Portogallo e Polonia, intende realizzare corsi interattivi online accessibili in lingua dei segni per sensibilizzare le persone sorde a temi che riguardano le lingue ed il linguaggio, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza linguistica e motivare le persone sorde ad intraprendere percorsi di formazione di/in lingua nazionale.

La comunicazione.
190mila persone in Italia, lo 0,3% della popolazione, soffre di disabilità congiunta alla vista e all’udito, congenita o acquisita. Il dato proviene dal primo importante studio sulla sordocecità promosso in Italia nel 2016 dalla Lega del Filo d’Oro e realizzato dall’ISTAT. Esiste una varietà incredibile di lingue e alfabeti. I sistemi di comunicazione cambiano a seconda che vi sia una perdita totale di vista e udito o un residuo nei canali sensoriali, ma anche a seconda della storia personale dei comunicanti e delle loro specificità. Il tatto diventa comunque per tutti il senso principale usato per esplorare il mondo e per comunicare. La maggior parte delle persone sordocieche deve poter toccare l’interlocutore per comunicare e quindi deve condividere lo stesso spazio.