Ass. InCerchio: Vi presentiamo l’Ass. Condividere, Vi parliamo del nostro corso “Camminiamo insieme verso il futuro” e altri link utili…

I progetti di Fondazione Condivivere Onlus e cooperativa sociale SI’, SI PUO’ FARE restando a casa
Anche oggi vogliamo chiedere ad un nostro partner, la Fondazione Condivivere, come si è organizzato per affrontare questo periodo di isolamento sociale cercando di non interrompere del tutto i progetti di potenziamento dell’autonomia per persone con disabilità cognitiva. Lo facciamo intervistando il presidente Canio Muscillo:

“Vorrei iniziare con una breve presentazione della nostra realtà nata nel 2010 a Bresso, ma operante sul territorio lombardo, da un gruppo di genitori di persone con disabilità cognitiva, spinte dal comune desiderio di sviluppare progetti di vita autonoma di qualità, lontani dall’ottica assistenzialistica.
Abbiamo fatto questo sposando l’approccio del metodo pedagogico Emozione di Conoscere studiato e messo a punto negli anni dal prof. Nicola Cuomo, già docente di Pedagogia Speciale presso l’Università di Bologna e dal suo staff che oggi è parte del nostro comitato scientifico.
Condivivere è una Fondazione di Partecipazione che ha come scopo quello di garantire ai suoi membri un percorso formativo per una migliore qualità di vita della persona disabile e di continuità anche quando la famiglia non potrà più assolvere al suo compito”

Ci può dire qualcosa di più sul metodo e come si mette in pratica
“Il metodo parte dalla constatazione che la persona con disabilità cognitiva possiede un’intelligenza emotiva molto sviluppata. Giocando sull’emozione, attraverso un approccio empatico fra un mediatore e la persona disabile (progetto individualizzato) si riesce ad ottenere molta collaborazione, fondamentale per far emergere e potenziare quelle abilità utili per una vita autonoma e indipendente. Ma il metodo non si ferma al rapporto operatore (mediatore) persona disabile, bensì coinvolge pesantemente la famiglia e l’ambiente circostante la persona stessa e che con essa interagisce formando un vero e proprio un sistema. Fondamentale diventa, allora, la formazione continua della famiglia caratterizzata da incontri periodici che la Fondazione organizza e supervisioni da parte dei componenti (pedagogisti e psicologi) del comitato scientifico.

Per svolgere i vostri progetti la Fondazione si è dotata di strutture e partner operativi?
“Certamente. Ad oggi la Fondazione collabora con la Cooperativa Sociale Sì,Si Può Fare gestita da operatori formati e supervisionati costantemente, nello svolgimento dei progetti, dal comitato scientifico della Fondazione stessa. Il potenziamento dell’autonomia, per noi, parte dall’ambiente domestico (fondamentale la formazione della famiglia) e continua, man mano che si rafforzano le abilità con l’autonomia di spostamento, quella abitativa fuori dall’ambiente domestico (prima solo diurna e poi anche notturna in presenza di un mediatore fino al co-housing con altre persone non mediatori) , quella lavorativa mirata ad un inserimento nel mondo del lavoro. Per attuare quanto sopra si hanno a disposizione: un appartamento dedicato al primo allontanamento dall’ambito familiare che noi chiamiamo Scuola delle Autonomie, un appartamento per il Co-Housing, un Punto Vendita di prodotti alimentari di qualità gestito da mediatori con pieno coinvolgimento delle persone disabili che deve produrre utili senza dimenticare di essere un Laboratorio Pedagogico. Non possiamo dimenticare, certo, chi non possiede le abilità necessarie per un’esperienza di co-housing, ma che svolge con successo quella nella Scuola delle Autonomie; per questo è allo studio un progetto di residenzialità leggera.

Ma, se abbiamo capito bene, tutto questo prevede una forte interazione fisica fra mediatore, persona disabile e ambito sociale (vedi punto vendita); come state gestendo questa brutta situazione di isolamento?
“Ovviamente il Punto Vendita (sito in via Tartini 14 a Milano) è chiuso e riaprirà non appena le condizioni di sicurezza lo permetteranno con una nuova veste ed un nuovo logo “Il Bottegaio NoStrano”. Ad ogni modo non si è interrotto il ruolo di supporto nei confronti delle famiglie e dei loro figli con disabilità attivando un progetto che mira a mantenere una vicinanza virtuale con appuntamenti giornalieri con un operatore della Cooperativa e con confronti periodici tra la famiglia e l’équipe pedagogica e psicologica referente del progetto. Per fare questo ci viene in soccorso la tecnologia con i noti software di comunicazione.
Si cerca di creare una situazione di vicinanza relazionale e di supporto emotivo attraverso il contatto con le persone di fiducia coinvolte nel progetto, in un periodo difficile in cui oltre alla preoccupazione per la salute si vive spesso un disorientamento dovuto sia alla perdita delle normali abitudini, delle routines consolidate, dei ruoli di ogni membro della famiglia, sia alla scomparsa improvvisa di impegni e di supporti esterni (attività di lavoro, di formazione, supporto educativo, centri diurni, luoghi di aggregazione e socializzazione, …). Negli appuntamenti virtuali giornalieri con l’operatore la persona disabile, e spesso anche la famiglia, ha l’occasione di confrontarsi, di conversare, di raccontare ma anche di condividere dei momenti per allestire e gustare un aperitivo, per preparare una ricetta insieme, per occuparsi di alcune semplici mansioni domestiche lavorando a specchio, di fare ginnastica o ballo. Si stimola la persona disabile a riappropriarsi, dopo un iniziale momento di smarrimento, di una dimensione più attiva e consapevole del tempo e della gestione responsabile dei compiti domestici: l’operatore stimola la partecipazione attiva alle responsabilità domestiche attraverso accordi pattuiti con la persona e con i familiari al fine di mantenere attiva la sua intenzionalità e la sua capacità di autodeterminarsi (elementi fondamentali all’interno dei progetti in atto) e di mantenere con i familiari una relazione e immagine adulta.

Fondazione Condivivere
I nostri contatti
Segreteria 348 49.81.433 | Presidenza 348 73.10.583
Email: segreteria@condivivere-onlus.org

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Mercoledì 27 maggio il secondo incontro del percorso
“CAMMINIAMO INSIEME VERSO IL FUTURO
Norme Servizi e Strumenti per pianificare un progetto di vita sostenibile e di qualità”

Dedicato ai complessi temi della costruzione durante noi e dopo di noi fruibile completamente on-line

Il Corso, organizzato in collaborazione con la fondazione Pio Istituto dei Sordi e Generali S.p.a, è riservato ad un numero ristretto di soci, ed è rivolto solo a familiari, è iniziato mercoledì 20 maggio con un buon successo.
Questo mercoledì il tema sarà:
AL SERVIZIO DEL PROGETTO DI VITA: NORME SERVIZI E RISORSE PER UN NUOVO ABITARE
Insieme alla dott.ssa Cristina Labianca Psicologa e psicoterapeuta e alla dott.ssa Daniela Piglia parleremo di

Il progetto di vita della persona con disabilità
Servizi a disposizione della persona
Nuove proposte per l’abitare, testimonianze ed esperienze

Sarà riservato uno spazio particolare a realtà del territorio che potranno raccontare ai familiari le esperienze innovative di vita autonoma e residenzialità messe in campo fino ad oggi.
Potremo quindi dialogare e confrontarci con la Fondazione Condivivere, Casa Lulù, Ass. Il Gabbiano noi come gli altri, Fondazione Oltre, Coop. Eureka!

Clicca qui per scaricare il programma del corso

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Gruppo ADS InCerchio
Venerdì 29 maggio si terrà, sempre nell’ambito del progetto Nera:vicinanza e sostegno, il nuovo incontro del Gruppo di supporto ADS, condotto dall’avvocato Marina Verzoni.

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Una preziosa Indagine
Aderiamo volentieri alla richiesta di dare diffusione ad una indagine promossa da Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico, l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS di Milano e A.M.A. Milano – Ass. Mal. Alzheimer, tesa ad approfondire il cambiamento nella qualità della vita di chi si prende cura di un paziente con decadimento cognitivo in un momento così critico legato alla pandemia COVID-19.

Se vi trovate in questa situazione, di caregiver di una persona anziana fragile con queste problematiche, vi chiediamo di aiutare la ricerca, compilando questo rapido questionario, in modo da poterci fornire delle informazioni utili a comprendere la situazione e permetterci di fotografare i cambiamenti nella sua quotidianità, da un punto di vista gestionale e psicologico.
Grazie fin d’ora!
Clicca qui per compilare il questionario inserisci il codice di accesso 8TLPHJDPH