Arte accessibile a tutti. Unmute Art, la videoguida pensata per persone non udenti
Artribune del 30/04/2021

Si tratta di una app che si serve della tecnologia del “real life painting”, e permette alle persone affette da disabilità uditive di fruire dell’opera e allo stesso momento servirsi della guida. Ci siamo fatti spiegare come funziona dalla società che l’ha sviluppata, Orpheo.

Rendere mostre e musei accessibili è una sfida – ma soprattutto una missione – che il settore dell’arte ha intrapreso già da diversi anni, attraverso iniziative mirate a rendere collezioni e mostre fruibili a target di pubblico più ampi possibili, con particolare attenzione nei confronti delle persone con disabilità sensoriali. Se, per quanto riguarda l’arte, il senso di riferimento che ci viene subito in mente è la vista, è anche vero che, quando si va a una mostra o a visitare un museo, un altro senso impegnato durante la visita è l’udito: pensate per esempio ai tour guidati e alle audioguide. In questi casi, come potrebbe una persona non udente fruire di questi servizi e quindi approcciarsi in maniera più consapevole alle opere d’arte? Queste domande sono alla base della riflessione fatta da Orpheo,  società specializzata in video, audio e radioguide, app e tecnologie immersive pensate per musei e luoghi della cultura –, che ha lanciato il progetto Unmute Art.

ARTE PER TUTTI. LE VIDEOGUIDE DI UNMUTE ART
L’accessibilità museale è una delle missioni di Orpheo, che nel 2016 ha lanciato il manifesto “Arte per Tutti”, un programma che “ha permesso di sviluppare, tramite opere di mecenatismo, un insieme di iniziative per la fruizione universale dei luoghi della cultura, grazie anche alla collaborazione con enti privati e associazioni di categoria”. Nell’ambito di questa visione nasce Unmute Art: “nel nostro settore ci siamo trovati a lavorare anche per persone con disabilità e a riflettere su come le tecnologie possano aiutare queste persone a fruire l’arte”, racconta ad Artribune Loredana Amenta, responsabile del progetto. “Rispetto ad altri paesi, in Italia siamo ancora indietro su questo fronte: ci sono musei ancora restii a investire in tecnologie applicate all’accessibilità e noi, come azienda, ci siamo quindi chiesti: cosa possiamo fare?”. Orpheo ha quindi progettato e prodotto Unmute Art, una videoguida pensata per persone affette da disabilità uditive che si serve della tecnologia del real life painting: “l’idea è stata quella di sviluppare una app con riconoscimento di immagine e di realizzare video in LIS come se fossero in realtà aumentata”, continua Amenta.

LA VIDEOGUIDA ANIMATA DELLE OPERE DI ANDY WARHOL
Questa tecnologia è stata utilizzata, per la prima volta, per la mostra Andy Warhol, tenutasi tra il 2019 e il 2020 alla Basilica di Pietrasanta a Napoli (e conclusasi anzitempo a causa della pandemia). Grazie al riconoscimento di immagine, inquadrando le serigrafie di Warhol è stato possibile attivare il commento, e le persone sorde non hanno dovuto distogliere lo sguardo dall’opera per fruire del commento in LIS: “la videoguida è stata pensata per permettere alle persone sorde di fruire dell’opera e della guida contestualmente, cosa che prima non era possibile”, sottolinea Amenta. E per il futuro, dopo questa azione di “mecenatismo puro”, Orpheo ha intenzione di far conoscere questa tecnologia ai musei di tutto il mondo, “per convincere sempre più musei ad adottare questi progetti non solo per le mostre ma anche per la fruizione delle collezioni permanenti, magari selezionando le opere più iconiche”, conclude Amenta. Nella primavera 2020, Unmute Art ha vinto il primo premio dei GLAMi Awards, il riconoscimento internazionale più importante per l’innovazione per i beni culturali, e di recente è stato scelto tra i migliori progetti in tutto il mondo da presentare alla 20a edizione della conferenza The Best in Heritage, organizzata dalla European Heritage Association in collaborazione con ICOM e con Europa Nostra.

di Desirée Maida