Accessibilità, accoglienza, attrattività. Sono questi gli obiettivi della neonata associazione AAA Bergamo, che ha aperto di recente uno sportello di consulenza destinato ai cittadini, agli enti, alle imprese, che vogliono abbattere barriere architettoniche in edifici pubblici e privati.

di Simone Fanti  |  @simfanti

Un altro progetto che porteremo avanti, dice Maurizio Betelli, presidente dell’associazione, è quello di mappare la città con un marchio di accessibilità certificato e di classificare gli esercizi pubblici, come hotel, bar, ristoranti, negozi, antiche botteghe, in base alla loro fruibilità. Lo scopo di queste iniziative è quello di far conoscere a tutti un patrimonio storico e artistico di grande rilevanza”. La pensava nel medesimo modo anche il famoso architetto americano Frank Lloyd Wright che a Bergamo dedicò le seguenti parole “città meravigliosa, sorprendente fino a stordire”.

La stessa meraviglia che si leggeva sul volto dei disabili e dei loro accompagnatori che hanno partecipato all’evento, a cui ho preso parte anch’io, “Bergamo Porte Aperte” lo scorso 27 maggio. “Abbiamo studiato un itinerario nella città alta pensato appositamente per permettere a chi ha disabilità motorie e sensoriali di visitare la città”, afferma l’ architetto Nicola Eynard (in foto a destra), vicepresidente di AAA Bergamo, che per l’occasione ha vestito i panni di guida, affiancato da un’interprete della lingua dei segni.

Punto di partenza: piazza della Cittadella, un gioiello trecentesco, realizzato dai Visconti dove si affacciano il Museo di Scienze Naturali, quello Civico archeologico e splendidi palazzi medioevali. Tra le tappe della visita la biblioteca Civica a Palazzo Nuovo, tra le più prestigiose d’Italia, che conserva molti esemplari di codici miniati, incunaboli, testi antichi e pergamene.

Di fronte alla biblioteca si apre la Piazza Vecchia, qui tramite ascensore è stato possibile visitare il Palazzo della Ragione, la cui costruzione è iniziata nel 1183, sede per molti anni del Podestà. Alle spalle del Palazzo sorge Piazza Duomo dove spicca la Basilica di Santa Maria Maggiore, che riserva numerose sorprese: una facciata romanica ma un interno barocco, e davanti all’entrata del coro, preziosissime tarsie in legno, realizzate da Lorenzo Lotto.

Una di queste raffigurava Noè che con fare severo sollecitava l’entrata sulla barca a familiari e animali. Alle sue spalle il diluvio aveva già inghiottito le città e i suoi abitanti. L’ultima sosta è stata al Teatro Sociale, una bomboniera del primo Ottocento, ristrutturato di recente, dopo che per molti anni, il tetto scoperchiato e le infiltrazioni d’acqua avevano logorato ed eroso la struttura di legno. Qui ad aspettarci una lieta e golosa sorpresa: un aperitivo. Sbocconcellando i tramezzini mi è venuta in mente la massima del geografo francese Jean Bruhnes “mangiare è incorporare il territorio”. Così per assolvere al mio dovere di conoscitore del territorio ho terminato la serata davanti a un piatto di casoncelli. Semplicemente squisiti. AAA provare per credere.

Per info: info@bergamoaaa.org

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