Redattore Sociale del 30.04.2019

A Milano la seconda edizione del Festival del Silenzio

MILANO. Dal cinema al teatro, spesso gli spettacoli non sono accessibili a chi ha disabilità sensoriali. La seconda edizione del Festival del Silenzio, che si tiene a Milano dal 2 al 5 maggio alla Fabbrica del Vapore, vuole lanciare una provocazione e dimostrare che l’accessibilità è possibile. “Quest’anno in modo ancora più forte vogliamo farci promotori di un accesso equo e reale e lanciare un segnale all’industria culturale: bisogna lavorare affinché ogni spettacolo, ogni forma d’arte siano accessibili a tutti -spiega Rita Mazza, attrice segnante e direttrice artistica del Festival organizzato da Fattoria Vittadini, compagnia teatrale e artistica nata nel 2009-. Al festival incontrerete diverse proposte e ciascuna di esse, che si tratti di danza, teatro, arte visiva, cinema, è concepita, o se necessario modificata ad hoc, perché possa essere fruita e apprezzata da ogni tipo di pubblico, di qualsiasi cultura o provenienza, senza necessariamente dover conoscere l’una o l’altra lingua, verbale o segnata. Vi invitiamo ad aprire la vostra mente e il vostro sguardo a un’esperienza nuova e ad accogliere le meravigliose diversità e unicità che ognuno di noi può donare agli altri. E non dimenticate di divertirvi! Perché solo nella leggerezza possiamo cogliere quanto di bello ci circonda”.

Per ogni giornata del Festival sono previsti spettacoli, appuntamenti, incontri e performance: dove è previsto l’uso di parole è anche presente la traduzione nella lingua dei segni. Un ampio spazio è dedicato alla performance dal vivo con artisti internazionali, elemento fondamentale per avvicinare nuove categorie di pubblico e per proporre prodotti artistici di qualità poco presenti nelle programmazioni dei teatri e dei festival italiani, ma anche workshop, lezioni, cinema, mostre, Kindergarden bilingue italiano/LIS e attività per bambini a cura di Lisabilità e altre esperienze. L’anno scorso il festival ha coinvolto circa 2mila spettatori e ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, rinnovata anche per questa seconda edizione. Quest’anno il Festival del Silenzio ospiterà il “Satellite meeting” di Ietm, network mondiale di operatori culturali che vedono nelle performing arts uno strumento di cambiamento e coesione sociale, facendosi promotore di un modo di fare cultura e arte inclusive.

Tra gli obiettivi principali del Festival c’è il sostegno al riconoscimento della Lis – Lingua dei Segni Italiana come lingua vera e propria. Attualmente in Europa soltanto l’Italia non ha ancora riconosciuto la propria Lingua dei Segni attraverso una legge nazionale, nonostante la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dal Governo italiano con legge 18/2009, tuteli espressamente la specifica identità linguistico-culturale delle persone sorde, indicando agli Stati di riconoscere tali lingue e promuovendone l’acquisizione e l’uso. “Il riconoscimento giuridico della LIS come minoranza linguistica garantirebbe il diritto ad ogni persona sorda e segnante di scegliere come comunicare e integrarsi -spiegano gli organizzatori del Festival-: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale, lavorativa e ricreativa, un’equa rappresentazione politica e giuridica”. Il programma completo del Festival è sul sito www.festivaldelsilenzio.com. (dp)