Dialogo più semplice tra medico e paziente con l’App per sordi

Dalla ricerca di Ca’ Foscari agli ospedali dell’Usl Serenissima Veasyt Live! assicura una traduzione simultanea certificata

Arriva negli ospedali veneziani l’interprete portatile per i pazienti sordi. Sarà presentato oggi alle 10.30 nella sala Blu dell’ospedale dell’Angelo, Veasyt Live!, innovativo sistema di video interpretariato da remoto per i pazienti sordi. Dal Civile all’Angelo, da Dolo a Mirano e Chioggia, ogni ospedale sarà dotato di un tablet utilizzabile dai pazienti sordi che potranno così comunicare in autonomia con i medici, senza l’ausilio di un accompagnatore. «C’è grande soddisfazione per questa convenzione» spiega il direttore della Usl 3, Gianfranco Pozzobon «si conferma la nostra attenzione verso le persone che presentano difficoltà di vario tipo. Ci auguriamo che questo servizio riceva la massima diffusione».

La convenzione ha ricevuto un finanziamento di 21 mila euro e avrà durata di un anno, rinnovabile. Veasyt Live!, spin off (cioè una società finalizzata all’utilizzazione economica dei risultati della ricerca universitaria) di Ca’ Foscari, è il primo strumento in Italia di video interpretariato che fa sue le linee guida della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Nata nel 2012 per valorizzare le competenze del Dipartimento di studi linguistici e culturali comparati, la start up veneziana (il cui nome unisce, in un gioco di parole, “visita” e “easy”) è sorta con finanziamenti pubblici (70 mila euro dalla Regione) e privati (170 mila euro da un “Business angel”, l’imprenditore vicentino Andrea Ghello).

Veasyt si rivolge a enti pubblici, privati, aziende e liberi professionisti. Serve una traduzione simultanea dall’italiano all’arabo per un appuntamento l’indomani? Si scarica l’app – disponibile per smartphone, tablet o pc – ci si prenota con almeno 24 ore di anticipo e, all’occorrenza, si attiva il servizio. Partirà un video in diretta, con un interprete specializzato che tradurrà l’intera conversazione.

Le lingue disponibili sono 25, compreso un servizio di traduzione in lingua dei segni, quest’ultimo garantito ogni giorno dalle 8 alle 18. I campi di applicazione di Veasyt sono svariati: una riunione in ufficio, un appuntamento dall’avvocato, la reception di un hotel, l’aula di un tribunale. E in effetti, dalla sua ideazione nel 2012, il servizio è stato utilizzato anche da enti come Confindustria Venezia, che ha sperimentato la traduzione simultanea italiano-spagnolo in occasione del seminario “Cuba: una nuova frontiera per il business”, tenutosi lo scorso febbraio. Ma, come detto, c’è un settore specifico in cui il servizio “Live!” è in piena espansione: quello ospedaliero.

Già prima dell’attivazione del servizio nella Usl 3, da più di un anno è in funzione nella Usl 4 Veneto Orientale e nell Usl 6 Euganea. Con questo sistema, garantito tutti i giorni della settimana, i pazienti sordi possono recarsi in autonomia in ospedale, capire tutto ciò che dice il medico e rispondere alle domande.

Una vera novità, tanto che la tecnologia prodotta da Veasyt è stata esportata anche nelle strutture ospedaliere della Basilicata e alcune del Lazio.

Il progetto si avvale di più di 200 interpreti, con almeno 2 anni di interpretariato alle spalle, che lavorano da remoto come liberi professionisti. Oltre alla traduzione simultanea,

Veasyt ha sviluppato anche il servizio “Tour”, una guida turistica multimediale (versione audio per gli ipovedenti, video in Lis per i visitatori sordi) che rende accessibile a tutti una serie di contenuti culturali su musei, ville, parchi.

di Eugenio Pendolini

Fonte: La Nuova Venezia del 20-01-2018