Venti squadre distribuite su quattro campi di gara in una città che respira aria di sport da sempre: Bergamo; Il capoluogo lombardo  ha ospitato per quattro giorni dal 23 al 25  novembre la Deaf Volley Champions League, giunta alla sua quarta edizione.

Undici le squadre femminili e otto le maschili provenienti dall’Europa ( Polonia, Russia, Ucraina, Francia, Olanda) e fra loro due squadre italiane: Brescia e Ancona.

Danno il via due madrine  d’eccezione come le giocatrici della Foppapedretti Miriam Sylla e Mina Popovic, presenti alla cerimonia di apertura al Palanorda, che coroneà il sogno di tante atleti sordi  europei, ma soprattutto delle nostre italiane.

Ancona e Brescia si sono conquistate la finale della Deaf  Champions League Volley Europe, battendo le due squadre russe, solitamente dominatrici. E più precisamente, l’Europa della pallavolo sordi femminile è biancorossa, è marchigiana, anconetana, perchè a vincere 3-1, è stata la squadra guidata dal coach Andrea Coccolo, contro la Pavoni Brescia, scrivendo ulteriormente la storia ( mai prima di sabato una squadra italiana era arrivata in finale). L” Europa del volley sordi femminile è italiana, questo di sicuro.Sì, perche il movimento italiano della pallavolo sordi fa da raccoglitore di atleti con sordità provenienti da tutta la penisola.

Grande soddisfazione  quindi per gli addetti ai lavori vedere giocare una finale tutta italiana giocata fino all’ultimo. E dopo una medaglia olimpica, ora si pensa ai prossimi giochi, agli europei Under 21 che si svolgeranno in Italia, a Palermo a giugno  il prossimo anno.

Loredana Bava