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Marco Luè: LA «SILENZIOSA» SI RACCONTA (Sedicesima puntata: dal 1996 al 2000)
1996
Presidente: Paolo Ghezzi
Consiglieri: G. Soliani, A. Tommasi, B. Garroni, G. Brambilla, P. Matera, M. Tilocca, D. Paltenghi,
Contributo della FISD per le belle prestazioni nella pallanuoto
Il presidente della Federazione Italiana Sport Disabili, FISD, Vernole, ha inviato una lettera per complimentarsi delle belle prestazioni fornite dalla nazionale italiana “silenziosi” di pallanuoto, in cui milita anche il nostro nuotatoro e pallanotista, Rolando Riva.
Alla lettera di congratulazioni era allegato l’assegno di £. 1.700.000 quale contributo alla Società per incoraggiamento allo sport della pallanuoto.
Separazione dalla FISD
Il presidente Amedeo Tommasi relaziona della sua partecipazione alla Assemblea Nazionale tenutasi a Roma, in cui il settore sportivo dei «Silenziosi»ha deliberato di dividersi dalla FISD e divenire autonomo dagli altri disabili.
1997
Presidente: Amedeo Tommasi
Consiglieri: D. Paltenghi, G. Soliani, P. Ghezzi, B. Garroni, G. Brambilla, P. Matera, M. Tilocca, L. Tavella
Ivano Moroni – L’eredità di un esempio morale
Ivano Moroni, nato a Luino 72 anni fa ma residente a Milano dalla tenera infanzia, ha trascorso altre mezzo secolo come socio, atleta, dirigente e negli ultimi anni presidente della Società Sportiva Silenziosa, nota in tutta la Penisola come la sigla “SSS”, fondatrice dello Sport Silenzioso Italiano e capostipite delle società sportive silenziose. Nel 1995 dopo la serie di manifestazioni sportive per i 70 anni di vita della “Silenziosa”, che corrispondevano anche con le sue settanta primavere, aveva deciso di ritirarsi dalla carica di presidente e anche da dirigente del sodalizio milanese: diceva che era vecchio per guidare i giovani…! Tuttavia, uscito dalla porta, rientrava costantemente dalla finestra e lo si ritrovava sempre nell’ufficio della società sportiva, di cui era consigliere “onorario” e primo tifoso.
C’è voluta un’auto impazzita guidata da uno sconsiderato e incosciente automobilista, venerdì 10 ottobre 1997, alle ore 18.30, in Via Varesina a Milano, proprio di fronte al negozio di “Targhe e timbri Moroni”, che era il vanto professionale di Ivano, sordo profondo dalla nascita ma attivo ed “inserito” socialmente a tutto campo, per chiudere improvvisamente il capitolo della sua vita di vero Sportivo e di vero Uomo. Tutti coloro che lo hanno conosciuto ricorderanno qualche aneddoto che evidenziano la profonda umanità di Ivano Moroni. Quando, nel 1990, gli fu conferito il cavalierato per meriti sportivi, commentò con bonomia “…mi hanno fatto cavaliere senza spiegarmi come si conduce un cavallo!”. Io in particolare, che ho avuto in Ivano non solo un Amico sincero che mi è stato vicino sia nei momenti felici (testimone ai due matrimoni), sia quando il Mondo era parso crollarmi addosso (la scomparsa prematura della mia prima moglie), ma anche un attento collaboratore ed un pacato interlocutore nei molti anni trascorsi con lui alla guida della Società Sportiva Silenziosa milanese: ricordo molte discussioni, anche accese quando le nostre idee non collimavano!, ma mai abbiamo litigato, accettavamo il voto della maggioranza e ci rispettavamo a vicenda consapevoli della buona fede di entrambi. Ora che Ivano non c’è più, che i ricordi di una vita trascorsa per un ideale umano e sportivo comune restano scolpiti e indelebili nella memoria, cosa si può dire alla moglie Giovanna, ai figli Gianmario e Atonia, ai nipotini Ludovica, tre anni, Edoardo di due e Flavio, otto mesi, che devono ancora scoprire gli affanni di esistere? Le parole servono a poco, ma il vuoto che in questo momento Ivano ha lasciato sarà colmato in parte da quanto egli ha seminato con il suo esempio di elevata moralità.
1998
Presidente: Amedeo Tommasi
Consiglieri: D. Paltenghi, G. Soliani, P. Ghezzi, B. Garroni, G. Brambilla, P. Matera, M. Tilocca, L.Tavella
«Grazie per l’omaggio alla memoria del mio amato papà!»
Spettabile Consiglio e cari Soci,
ho deciso di scrivervi un piccolo fax, perché sono sicura di non potere partecipare all’Assemblea che avete organizzato per domani, 15 marzo.
Voglio esprimervi la mia gratitudine per l’omaggio che avete voluto fare alla memoria del mio amato papà: aprendfo la busta di convocazione, mi sono commossa nel vedere la sua foto impaginata in modo così romantico e con così dolci parole. Scelgo la parola «romanticismo» proprio perché papà provava, per la Silenziosa, un amore senza riserve e ammetto che noi, la sua famiglia, a volte provavamo un sentimento di gelosia, come verso un’amante segreta.
Papà aveva affetti certi nella sua vita: la sua famiglia e la «Silenziosa» di Via Boscovich. A tutti e due ha regalato grandi momenti di felicità e la sua dedizione.
Come quando ci si emoziona, quando si ricorda qualcosa o qualcuno grazie ad un profumo sentito per caso o ad una fotografia saltata fuori da chissà dove, così è fortissima la sensazione della presenza di papà quando vedo il marchio della Silenziosa.
Sono certa che ora, papà, pensa a noi e a voi e per questo ci sarà sempre un posto nel mio cuore per la vostra, «nostra» Società Sportiva Silenziosa.
Grazie di tutto anche a nome della mamma e di mio fratello. Grazie! Antonia
(Estratto dalla Relazione Morale del Presidente Amedeo Tommasi.):
E’ trascorso già un anno dalla mia elezione a presidente di questa società. Mi sono reso conto di tutti i problemi che ci sono e di dover cercare di risolverli in futuro. Innanzi tutto, devo tenere sempre presente lo scopo di questa associazione, cioè quello di evitare l’isolamento dei sordi tramite lo sport. Abbiamo quasi 200 soci, ma tra i soci mancanti dobbiamo purtroppo ricordare il compianto Ivano Moroni, che ora non è più con noi e ci manca moltissimo.
Come sapete, abbiamo organizzato all’Arena di Milano la semifinale e finale del torneo di calcio della FISS: è stato per noi uno sforzo finanziario, ma anche una bella impresa sportiva, e abbiamo ricevuto i complimenti del presidente della FISS, Renzo Corti, e del Segretario Generale , Angela Ricciardi.
Riteniamo che, al di là dell’attività sportiva per sordi, potremmo anche coinvolgere i familiari udenti dei soci «per stare insieme».
1999
Presidente: Amedeo Tommasi
Consiglieri: D. Paltenghi, G. Soliani, P. Ghezzi, B. Garroni, G. Brambilla, P. Matera, M. Tilocca, L. Tavella
Amedeo Tommasi eletto Consigliere provinciale dell’ENS
Per le prossime elezioni dell’ENS provinciale, il presidente della Silenziosa, Amedeo Tommasi, ha intenzione di candidarsi, e chiede il sostegno del Consiglio Direttivo della S.S.S., che approva. Alla assemblea elettiva dell’WNS, tenutasi il 15 novembre, Tommasi è stato eletto e pertanto alla conclusione del suo mandato, non si presenterà condidato al Consiglio Direttivo della Silenziosa.
Tre calciatori milanesi in nazionale
L’anno sportivo 1999 è stato, purtroppo, assai scarso di risultati per la Silenziosa. Solo due titoli, nel campionato regionale di pesca sportiva, sono da mettere nella baxcheca sociale.
Per i campionati italiani, non abbiamo conquistato nessun titolo.
Nel campionato di calcio (a 11) a Torino, la Silenziosa si è classificata al terzo posto, e tre nostri calciatori, Abbate, Eppacher e De Paoli sono stati convocati ai campionati Europei svoltisi in Norvegia..
2000
Presidente: Amedeo Tommasi
Consiglieri: D. Paltenghi, G. Soliani, P. Ghezzi, B. Garroni, G. Brambilla, P. Matera, M. Tilocca, L. Tavella
Via Rubino e 75 anni di storia sportiva
Sabato 13 maggio 2000 è una data da lasciare incisa per la Storia dei «silenziosi» a Milano, ma in prospettiva è estensibile a tutti i sordi italiani.
In mattinata, è stata ufficialmente scoperta la targa della nuova Via intestata a Francesci Rubino, «ideatore dello sport per non udenti», come indicato sulla piastra della nuova strada, mentre nel pomeriggio di quello stesso giorno si è celebrata la ricorrenza dei 75 anni dalla fondazione della Società Sportiva Silenziosa Milano, che è la capostipite di oltre 150 società sportive per non udenti oggi operanti in ogni provincia italiana con lo scopo «di diffondere fra i propri associati le sane discipline ludiche e agonistiche…».
Francesco Rubino, nato a Sanremo (IM) il 16 agosto 1907, è uno degli uomini più illustri e stimati della storia dei sordi. Divenuto sordo a quattro anni, frequentò gli Istituti per sordi di Napoli, Palermo e Milano, si è in seguito diplomato Maestro d’Arte in una scuola normale, a Monza ed ha poi esercitato la professione di disegnatore progettista tessile. Nel tempo libero, si dedicava alle problematiche dei silenziosi. Fu presidente della Sezione Provinciale ENS milanese, quindi presidente della Federazione Sport Silenziosi d’Italia e vice presidente del Comitè International Sport Silenceux, CISS, e Vice presidente nazionale ENS.
Per il ruolo sociale da lui svolto, l’ENS ha chiesto al Comune di Milano di intestare una Via in sua memoria, e furono presentate delle istanze ai sindaci che si sono avvicendati alla guida dell’Amministrazione cittadina negli ultimi venti anni. Finalmente la domanda ha trovato riscontro dal sindaco Gabriele Albertini, ottenendo di intestare a Francesco Rubino una traversa di Via Rizzoli, di fronte alla fermata della metropolitana MM2, a Crescenzago, in una zona molto frequentata e dove quella Via e quella mozione, «Ideatore dello sport per non udenti» espongono la sintesi di un’enciclopedia di vita. Vigili urbani in alta uniforme erano presenti mentre il figlio di Francesco, Giovanni, scopriva la lapide ai lati della Via Rubino, attorniati da molti sordi.
Nel pomeriggio, per commemorare un cammino lungo 75 anni e iniziato il 10 maggio 1925, è stata celebrata una Messa all’Istituto Gonzaga di Via Vitruvio,celebrata da Mons. Emilio Puricelli, socio dal 1958, il quale ha santificato un evento che, come ha dichiarato nella omelia, «… è sogno e poesia…», e come tale si è consolidato attraverso le imprese umili ed epiche di moltissimi atleti e tifosi sordi in tre quarti di secolo. E tali imprese sono poi state ricordate durante l’assemblea tenutasi nell’Aula Magna dell’Istituto, dai protagonisti di quella che dura da 75 anni.. L’ultimo socio fondatore, Giovanni Pina, di 94 anni ben portati nonostante gli acciacchi, ha voluto essere presente per dimostrare il suo affetto ed augurare alla Silenziosa altri 75 anni di vita e anche di più.
Si sono quindi succeduti molti altri soci a ricordare il reciproco ruolo nella storia sportiva della Silenziosa milanese .
Alle ore 19, nella sede di Via Boscovich 38, è stata scoperta la stele offerta da Gianmario Moroni, figlio di Ivano, tragicamente scomparso nel 1997, dedicata ai 75 anni della Silenziosa, dove sotto il glorioso stemma sono elencati i 192 atleti che, con la maglia della “SSS” hanno conquistato titoli nazionali e i nomi dei soci rimasti fedeli alla Società per più di 25 anni..
In concomitanza con il 75° di Fondazione della S.S. Silenziosa di Milano, si chiude anche un periodo storico, quello del secondo Millennio, pertanto, per i dirigenti della società sportiva diventa motivo di profonda riflessione valutare quanto è stato fatto fino a oggi e porre le basi per continuare in futuro con lo stesso spirito battagliero e tenace per mai dimenticare le tradizioni e l’impegno che avevano sempre contraddistinto i Fondatori e i promotori della Silenziosa.
Purtroppo per diverse ragioni, non ultima la chiusura delle Scuole Speciali, che erano la fucina delle nuove leve di sportivi sordi, il numero di atleti silenziosi è andato progressivamente assotigliandosi. Ciononostante, la Silenziosa continua imperterrita nel suo cammino, convinta che lo Sport sia il mezzo più efficace per l’inserimento sociale.