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Lis: la lingua dei segni tra difficoltà e nuove opportunità professionali
NAPOLI. Possono parlare solo con pochissime persone. Perchè sono in pochi a conoscere la loro lingua. É da qui che nascono le difficoltà che le persone non udenti devono affrontare tutti i giorni. Le barriere architettoniche sono anche queste: il non poter comunicare. Ne hanno discusso nella sala della Fondazione Valenzi al Maschio Angioino con i docenti della Scuola CounseLis di Lingua dei Segni italiana (LIS) e di Interpretariato.
Un seminario che si è concentrato non solo sulle difficoltà delle persone sorde ma soprattutto sulle opportunità professionali connesse a un percorso di una formazione linguistica diversa da quella abituale. Un confronto a cui hanno partecipato Lucia Valenzi e Paola Massa facendo il punto sulla situazione scolastica italiana dei sordi, Raffaella Granata e Sabina Kulathunga che hanno portato la loro esperienza scolastica insieme all’insegnante di sostegno, Luca Marra che si è invece concentrato su quella che è la cultura sorda e la Lingua dei Segni italiana (LIS) ed infine Valeria Buonomo che ha illustrato l’offerta Formativa CounseLis.
«Studenti, docenti, persone interessate possono provare a dare una forma più riconoscibile alle proprie esigenze alle proprie curiosità e alla propria sensibilità – ha detto Valeria Buonomo – sia in direzione di un confronto culturale che di alcune nuove opportunità professionalizzanti».
di Maria Elefante
Fonte: Il Mattino del 06-04-2017