Università contro le barriere

MILANO. Laurearsi non è più un sogno per gli studenti con disabilità o difficoltà di apprendimento. Anzi, nell’ultimo anno accademico (2015-2016), negli atenei lombardi, gli iscritti sono passati da circa 3.200 a 3.500-3.600, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Ad affermarlo è il Cald, il Coordinamento atenei lombardi per la disabilità, nato nel 2011, che ha appena allargato il suo raggio d’azione, aggiungendo ai 10 atenei – 6 milanesi – coinvolti subito nel progetto (Iulm, Politecnico, Bocconi, Statale di Milano, Bicocca, Cattolica di Milano e Brescia, Insubria, Università di Bergamo, Pavia, Brescia) altri 3 enti formativi – 2 dell’area metropolitana milanese – che hanno firmato la nuova convenzione (Liuc, Vita-Salute San Raffaele e Humanitas University). L’obiettivo è permettere una sempre maggiore accessibilità al mondo accademico per gli studenti con disabilità e Dsa (Disturbi specifici dell’apprendimento). Come successo nell’ultimo anno, grazie alla qualità e all’efficacia dei servizi e delle strategie di supporto attuati. MA C’È UN’ALTRA novità, che ha richiesto la presenza, nella giornata tenutasi alla Iulm, accanto a rettori o delegati per gli atenei, del dirigente dell’Ufficio scolastico regionale (Usr) per la Lombardia, Roberto Proietto, responsabile per le Politiche degli studenti. Grazie a una convenzione con l’Usr, il Cald estenderà la sua operatività verso le scuole superiori, attraverso la formazione ai docenti per accompagnare gli studenti con disabilità o Dsa verso un’esperienza universitaria «consapevole e informata», riguardo ai servizi offerti dagli atenei lombardi e che offre una risposta immediata alla crescita dell’utenza specifica iscritta a licei, istituti tecnici o professionali, aumentata dal 2009 al 2015, secondo l’Istat del 30%. «Una crescita significativa se messa a confronto con il calo della popolazione universitaria», spiega Francesca Santulli delegata del rettore della Iulm per le tematiche inerente la disabilità. «La collaborazione tra università e scuola è sempre più necessaria – afferma Elio Borgonovi, coordinatore Cald – e organizzeremo 3-4 incontri in Lombardia per aiutare i docenti a orientare gli studenti con disabilità verso i corsi di laurea più congeniali, le opportunità di diritto allo studio e le misure compensative previste per i test di ammissione». L’INCONTRO è stato anche l’occasione per fare il punto sui progetti svolti nel corso di questi cinque anni di attività del Coordinamento: la mappatura dei servizi offerti dai singoli atenei, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la presenza di risorse bibliotecarie accessibili, l’utilizzo di soluzioni informatiche a sostegno dello studio, lo sviluppo di strategie di supporto all’apprendimento personalizzate e il supporto per l’inserimento lavorativo delle categorie protette.

di Luca Salvi (luca.salvi@ilgiorno.net)

Fonte: Il Giorno del 30-10-2016