Tre giorni di basket, amicizia e sano agonismo hanno celebrato la DIBF Eurocap 2024 organizzata a Varese dal Gruppo Sportivo Ente Nazionali Sordi del capoluogo lombardo, con il contributo tra gli altri del nostro Pio Istituto dei Sordi. Scenari delle partite il glorioso Palasport di Masnago teatro mondiale della leggendaria Ignis e la Palestra Comunale di Azzate.
Nei due tornei in programma, femminile e maschile, insieme al Gruppo Sportivo padrone di casa sono scese sul parquet l’ Invasport Dnipro (Ucraina), vincente in entrambe le competizioni, WKSN SWIT Wroclaw (Polonia), Crete Minoas (Grecia), MIG Gliwice (Polonia), GSC Nurnberg (Germania), Paokm Tripoli  (Grecia).

“Il lavoro per organizzare questo evento è iniziato due anni fa – racconta Cristian Gnodi a capo della macchina organizzativa –  quando il Consiglio Direttivo del Gruppo Sportivo ENS Varese decise di presentare la propria candidatura da subito supportata dai Comuni di Varese e Azzate.
La risposta positiva della DIBF Europe arrivò nel marzo del 2023 generando in noi entusiasmo e stimolo nel costruire uno staff ideale quanto specifico, andando via via in crescendo di numeri e qualità, forte nel superare ogni ostacolo burocratico e logistico, composto da persone sorde e non solo, in linea con lo spirito inclusivo che ci contraddistingue da sempre”. 

Aldilà dell’aspetto sportivo questa vostra prova sul doppio fronte organizzativo e agonistico cos’ha rappresentato e cosa vi lascia?
“Per tutto il nostro movimento questo torneo rappresenta un’importante occasione di inclusione e sportività – continua Gnodi –  Abbiamo unito squadre e appassionati di tutta Europa, non solo celebrando il talento e la passione per il basket, ma rafforzando anche il senso di comunità e appartenenza della cultura sorda”.

Punto fermo i complimenti di tutte le delegazioni partecipanti e degli addetti ai lavori, è d’obbligo la domanda: e adesso?
“E adesso ripartiamo da questa quinta partecipazione europea, terza consecutiva, della squadra maschile e dall’esordio ufficiale di quella femminile composta da otto atlete della Nazionale, in aggiunta alla consapevolezza delle nostre capacità sul fronte organizzativo. Nel mio ruolo di presidente del Gruppo Sportivo ENS Varese non voglio attribuirmi tutti i meriti. Questo successo appartiene all’intero Consiglio Direttivo, alle Istituzioni al nostro fianco, ai volontari, alle associazioni e agli indispensabili sponsor.
Tutti insieme, grazie alla passione e all’amicizia abbiamo costruito qualcosa di straordinario, dimostrando ancora una volta quanto il nostro gruppo sia propositivo e aperto ad ogni forma di collaborazione. Da più parti ci è arrivata questa bella provocazione: ‘conquistata l’Europa perché non pensare al Mondiale?’. E chi ha detto che non ci stiamo pensando?
”.