Di Giovanni Vigna

Il locale gestito dall’Ente nazionale sordi, tutto il personale è non udente: un luogo di integrazione.

Hanno trasformato un edificio in disuso in un luogo curato e accogliente. Sono i volontari del circolo culturale e ricreativo inaugurato a Eremo, nel comune di Curtatone, dall’Ente nazionale sordi di MantovaLavorano come camerieri e baristi in questi locali, aperti anche alle persone udenti, che possono iscriversi pagando 50 euro all’anno. I fondi che provengono dai soci e dal servizio bar servono per coprire le spese. «Il circolo, gestito esclusivamente da persone non udenti, ha l’obiettivo di diventare un centro di aggregazione rivolto a tutti, non solo ai sordi — spiega Sabino Papeo, segretario generale dell’Ente nazionale sordi —. Io sono l’unico udente, vogliamo che il maggior numero possibile di persone possa frequentare i nostri seminari e i corsi dedicati alla lingua italiana dei segni, alla sicurezza nelle aziende e alle novità in materia legislativa. In questo periodo gli avventori del bar si incontrano per guardare le partite di calcio degli Europei, scambiare due chiacchiere e giocare a biliardo».

Il circolo, che si trova in un locale affittato dal Comune all’Ente nazionale sordi a una cifra simbolica, è frequentato da italiani e stranieri. Ieri sera, in occasione di Spagna-Inghilterra, finale degli Europei, erano presenti una trentina di persone tra le quali solo tre italiani. Ci sono famiglie che provengono dall’Ucraina, fuggite dalla guerra, dalla Moldavia, dalla Romania, dal Perù e dalla Tunisia. Un luogo di inclusione sociale dove si creano relazioni e si stabiliscono legami. «Le signore sedute al tavolo sono ucraine e moldave e si intendono grazie alla “mimica russa dei segni”, l’equivalente della nostra lingua dei segni», sottolinea Papeo. I camerieri sono felici di insegnare alle persone udenti i segni necessari per comprendere e fare le ordinazioni, attraverso la mimica e i movimenti delle mani. Gaetano Salemi del patronato Epas, che non ha problemi di udito, si è integrato nel gruppo giocando a biliardo. «Col tempo ho iniziato a capirli — afferma Salemi —, sono bravi a farsi capire, i segni sono immediati e rendono l’idea, non ci sono barriere insormontabili, basta avere attenzione nei loro confronti».

Mantova è una città inclusiva che mette a disposizione molti servizi e offre alle persone sorde diverse opportunità di lavoro. «Sono numerose le aziende (Zalando, Iveco e Adidas tra le altre) che hanno assunto o assumeranno lavoratori non udenti», ricorda Papeo. Le persone sorde che hanno preso la tessera sono 240 mentre gli udenti sono finora una ventina. «Il circolo è un luogo dove fare amicizia, bere un caffè o una birra in compagnia — osserva Gioacchino Briguglio, vice presidente dell’Ente nazionale sordi, che si avvale della traduzione di Papeo dalla lingua dei segni —. Il circolo dispone di una sala con biliardo e calciobalilla e avrà presto una cucina: per sistemare i locali abbiamo impiegato cinque mesi, non abbiamo chiamato nessuna impresa. Abbiamo le mani d’oro: anche il bancone del bar, costruito con materiali nuovi, è frutto del nostro lavoro».

Link: Corriere Milano