I progetti di InCerchio

Nell’ambito del progetto Passaggi finanziato da Fondazione di Comunità Milano puoi leggere la nostra Newsletter del mese di Maggio con alcune notizie utili per le famiglie di giovani con disabilità!

Oggi parliamo di inclusione scolastica e istruzione superiore, inoltre vi proponiamo un piccolo e interessante approfondimento sui CTS – Centri territoriali i supporto, tu sai cosa sono? Continua la lettura per scoprirlo!

La scuola (non) è aperta a tutti)

Istruzione superiore e (non) ammissioni

Con una certa frequenza veniamo a conoscenza di storie di ragazzi e ragazze con disabilità a cui viene negata la possibilità di iscriversi all’Istituto Superiore di Secondo Grado da loro prescelto.

Frasi come “tutti i suoi compagni sono stati ammessi nella scuola identificata con prima scelta e lui/lei no”, “non abbiamo ancora trovato una scuola che lo accolga”, “non possiamo accoglierlo, non abbiamo gli spazi” sono solo alcune delle tante richieste che raggiungono i nostri spazi di consulenza.

Occorre dunque fare chiarezza in uno scenario in cui, ancora una volta, vengono messi in discussione il rispetto dei diritti delle persone più fragili e il valore dell’inclusione.

Nel 1987 la Corte Costituzionale emise la sentenza numero 215 con cui <<assicurò>> la frequenza nelle scuole secondarie superiori agli alunni in situazioni di disabilità, indipendentemente dal tipo e dalla gravità del deficit, sostenendo che “la partecipazione al processo educativo con insegnanti e compagni normodotati costituisce un rilevante fattore di socializzazione e può contribuire in modo decisivo a stimolare le potenzialità dello svantaggiato” e che “la frequenza scolastica è un’essenziale fattore di recupero del portatore di handicaps e di superamento della sua emarginazione”.

Qualche anno più tardi, la Legge 104 del 1992, all’articolo 3 comma 3, affermò, che “le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

Tuttavia, malgrado un impianto normativo e giurisprudenziale che non lascia spazio a dubbi, ogni anno, nei mesi di gennaio e febbraio, quando i genitori o chi ne fa le veci iscrivono alunni e studenti alle prime classi delle scuole di ogni grado, per gli studenti con disabilità risulta sempre più complesso che per gli altri. Approfondiamo insieme la situazione

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Centri territoriali di supporto

Risorse ai Centri Territoriali di Supporto per ausili e sussidi tecnologici

Il Ministro dell’Istruzione, grazie ad una gestione straordinaria dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha stanziato 25 milioni di euro a favore i C (CTS) con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica, ridurre i divari territoriali nelle scuole secondarie di primo e secondo grado e favorire l’inclusione degli studenti con disabilità attraverso ausili e strumenti tecnologici (Decreto n. 41 del 7 marzo 2024).

I CTS, istituiti dal Decreto Legislativo n. 96 del 7 agosto 2019, sono istituzioni scolastiche di riferimento (scuole polo) per la consulenza, la formazione, il collegamento e il monitoraggio a supporto dei processi di inclusione, per lo sviluppo, la diffusione e il miglior utilizzo di ausili, sussidi didattici e nuove tecnologie per la disabilità.

I fondi saranno assegnati ai CTS presenti in ogni provincia e distribuiti con criteri specifici: il 30% in parti uguali a tutte le scuole e il 70% in base al numero di studenti con disabilità. Inoltre, il 40% del totale sarà destinato alle scuole del Sud Italia, in quanto “zona svantaggiata”.

Gli acquisti, basati sulle richieste delle scuole, saranno di proprietà dei CTS e saranno concessi in comodato d’uso alle scuole richiedenti.

Gli ausili potranno essere destinati sia ad uso collettivo che ad uso personale, ma dovranno essere utilizzati per il lavoro in classe e non potranno essere portati a casa.

Riteniamo importante incoraggiare le scuole a presentare progetti per accedere ai fondi. Anche gli esperti delle Associazioni possono proporre al CTS gli ausili necessari per gli studenti.

Concludendo si segnala che il lavoro dei CTS, fondamentale per l’inclusione scolastica, viene svolto da docenti a titolo di volontariato. Ci uniamo, pertanto, al coro delle voci di coloro che auspicano che il Ministero assegni personale dedicato a tali centri al fine di migliorarne il funzionamento e garantire una presenza costante di docenti esperti.

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Passaggi è il progetto di InCerchio a supporto dei minori con fragilità

I servizi del progetto Passaggi

Come accedere:

Scrivi a info@associazioneincerchio.com o chiama il numero  392 10.70.311

Chiedi un incontro nell’ambito del progetto Passaggi.

Se Rappresenti un istituto scolastico e vuoi aderire come scuola puoi ancora farlo! scrivici per avere informazioni!