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Google presenta gli occhiali che traducono in tempo reale anche la lingua dei segni
Libertà del 22/05/2022
Google ha anticipato un prototipo di occhiali intelligenti in grado di tradurre le lingue in tempo reale e di mostrare il testo nel display. Una vera e propria rivoluzione che promette, se e quando verrà commercializzata, di migliorare la qualità della vita di molte persone, a cominciare da quelle sorde. Gli smart glass, infatti, trasformeranno in lettere anche la lingua dei segni, abbattendo così la principale barriera che ogni giorno si trovano di fronte i non udenti.
A presentarli stato l’amministratore delegato, Sundar Pichai, mostrando un video dimostrazione durante il vertice degli sviluppatori I/O di Google: indossando gli occhiali, che usano la realtà aumentata, si potrebbe capire cosa sta dicendo un’altra persona semplicemente leggendo i sottotitoli che vengono presentati attraverso le lenti mentre questa parla. Non è ancora chiaro tuttavia se il prodotto arriverà mai sul mercato.
L’azienda si era avventurata per la prima volta sulla strada verso gli occhiali intelligenti un decennio fa, ma i Google Glass non erano interessanti per la maggior parte dei consumatori a causa del lancio limitato, dei prezzi iniziali elevati e dei problemi di privacy. Google, tuttavia, sembra voler continuare in quella direzione e nel 2020 ha acquisito North, un’azienda sostenuta da Amazon che produceva occhiali intelligenti.
L’evento si è poi concentrato sulle novità del sistema operativo Android 13 atteso tra qualche mese. “Nell’ultimo anno sono stati attivati più di un miliardo di nuovi telefoni Android”, ha spiegato il colosso.
Con l’aggiornamento arriverà un nuovo standard per i messaggi di testo chiamato “Rich communication services” che consentirà protezioni con la crittografia end-to-end.
Rispunta poi Google Wallet, app per il pagamento che immagazzinerà carte di credito, biglietti per eventi, carte d’imbarco.
Altra novità, per ora solo americana, riguarda le carte di credito virtuali che completeranno i dettagli di pagamento con numeri virtuali riducendo così il rischio di frode e furto di identità.
Illustrate altre iniziative sicurezza, come la protezione dal phishing dell’ambiente di lavoro Google Workspace; Protected Computing che trasforma e anonimizza i dati e “My Ad center” per controllare le impostazioni privacy degli annunci.
Uno dei temi sui cui il colosso americano batte da tempo è l’Intelligenza Artificiale (AI). In futuro applicherà alla ricerca la “comprensione della scena” cioè è la capacità di raccogliere informazioni su più oggetti insieme.
E arriva l’app per l’inclusività Monk Scale che perfeziona i risultati in base alla tonalità della pelle.
L’AI sta poi dando vita alla prossima generazione di Google Maps per avere una visualizzazione più immersiva e anche con approfondimenti ambientali.
E sempre grazie a questa tecnologia il traduttore aggiunge 24 nuove lingue, portando il numero totale a 133.
Sul fronte prodotti, alla Conferenza degli sviluppatori Google ha lanciato Pixel 6a e Pixel Buds Pro, che arrivano anche in Italia a fine luglio.
Il primo è uno smartphone di fascia media col processore Tensor, i secondi sono auricolari senza fili con cancellazione attiva del rumore che si adattano all’orecchio. Ma il portafoglio dell’azienda comprenderà anche Google Pixel Watch, Pixel 7 e Pixel 7 Pro, e un tablet Pixel.