Vivere Ancona del 05/05/2022

FALCONARA. «La Federazione Italiana Rugby riconosca la sordità come handicap e presenti dunque la candidatura per l’affiliazione al Comitato Paralimpico Italiano». È la richiesta che si è alzata domenica primo maggio dal campo da rugby del parco del Cormorano, dove si allenano gli atleti del Rugby Falconara. Il club falconarese ha ospitato infatti la nazionale italiana di rugby composta da atleti sordi, arrivati insieme al presidente Mirco Carella e al vicepresidente Daniele Battisti, residente a Falconara e tesserato al club cittadino. Ad accoglierli l’assessore allo Sport Raimondo Baia, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale, oltre a Tarcisio Pacetti, consigliere nazionale del Comitato Paralimpico Italiano.

Nell’occasione era presente il presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Rugby Vittorio Petretti. A fare gli onori di casa il presidente del Rugby Falconara Stefano Tarini. Nel mondo del rugby la sordità non è ancora riconosciuta come handicap e l’incontro di domenica è stato l’occasione per far incontrare i soggetti coinvolti nel percorso che mira a far entrare i giocatori sordi nel Comitato Paralimpico. Tale cammino si sta affrontando anche a livello internazionale. «È stata una giornata importante e molto partecipata – dice l’assessore Baia – e ho vissuto il grande entusiasmo del tanto pubblico presente per questa nazionale. Sono sicuro che l’incontro di Falconara rappresenti un punto di partenza per gli sviluppi futuri». «E’ stato compiuto un importante passo in avanti per porre in dialogo tra loro diverse realtà – è il commento del presidente Tarini – e lo sport, il nostro club e l’amministrazione falconarese potrebbero essere pionieri nel percorso che porterà gli atleti di rugby affetti da sordità nel Comitato Paralimpico».

«Saremo ben contenti di includere la Federazione Rugby nel mondo paralimpico – afferma Tarcisio Pacetti –. Il Rugby Marche deve fare il suo percorso attraverso la federazione affinché il Rugby Sordi sia inserito nel mondo sportivo paralimpico. Sarà un importante passo in avanti per il giusto riconoscimento del mondo dello sport dei sordi».