Corriere della Sera del 30/04/2022

BRASILE. Le Paralimpiadi negli anni sono state in grado di acquisire una visibilità (meritata) pari ai Giochi, ma le Deaflympics – le Olimpiadi per sordi – sono una competizione non inferiore per numero di atleti coinvolti e per discipline. Dopo un’attesa di cinque anni, a causa del Covid, oggi inizierà la 24esima edizione a Caxias de Soul, in Brasile. Sarà il calcio a dare il via alle danze e tra i pali degli azzurri, ormai da sei anni, c’è un bresciano: è Davide Perilli, nato a Desenzano e residente a Soiano, 27 anni tra poche settimane. Una laurea magistrale in Banche, Mercati e Finanze, ora dipendente per la Banca Generali, gioca nella Virtus Cantalupo (Seconda Categoria, a Legnano) per poi unirsi ai compagni di nazionale per i tornei mondiali: il calcio per sordi vive di un mini campionato a quattro squadre che si disputa ogni anno in un weekend. «Sono sedici anni che gioco in società udenti – Davide le chiama così – e mi sono sempre trovato bene. Ho iniziato a dieci anni nella Vighenzi a Padenghe: gioco con un caschetto da rugby in stile Cech – racconta dal Brasile – per salvaguardare il mio impianto cocleare. Negli spogliatoi nessuno mi ha mai mancato di rispetto».

La domanda è scontata, la risposta no. Come riescono a comunicare, in campo, i ragazzi azzurri? «Con gli occhi – spiega Perilli – riusciamo a capirci durante la partita e il nostro staff è molto bravo a preparare le partite: in campo ognuno sa cosa deve fare». C’è una conoscenza bresciana anche in panchina: Igor Trocchia, bergamasco, già nominato cavaliere dal presidente Mattarella per il suo impegno contro il razzismo, ha allenato i ragazzi del Franciacorta. Non va dimenticato, inoltre, il ruolo guida della Asd Pavoni, in città: qui sono tesserati Perilli e una fetta del gruppo volley tra cui Ilaria Galbusera, bergamasca, altro cavaliere. Davide, chissà, potrebbe diventarlo se dovesse vincere in Brasile: «Il nostro obiettivo è di passare i gironi, poi ce la giochiamo». L’Italia ancora non li conosce, ma potrebbe innamorarsi presto di questi ragazzi. (Lu.Ber.)