Resta informato
Scopri tutte le notizie e rimani aggiornato iscrivendoti alla newsletter
Intervista a Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede
Nel 2020 il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede ha presentato alla nostra Fondazione il progetto “Nessuno Escluso”, un progetto sperimentale – necessario quanto sfidante – che ha come obiettivo quello di offrire alle persone con disabilità visive ed uditive, la possibilità di accedere ai contenuti informativi e formativi della Santa Sede riguardanti il Santo Padre.
Il progetto è stato presentato pubblicamente nel mese di marzo 2021 e presto sarà possibile fruire gratuitamente dei contenuti resi accessibili sia sul web sia tramite un’apposita app.
Abbiamo rivolto a Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede, alcune domande per conoscere meglio l’iniziativa che il Pio Istituto dei Sordi ha sostenuto sin dalla sua fase di start-up.
- Innanzitutto vorremmo che ci raccontasse i motivi profondi che vi hanno spinti a decidere di partire per questo viaggio verso l’accessibilità.
La spinta ci è venuta da Papa Francesco. Come può una “Chiesa in uscita” non essere accessibile? Come può arroccarsi escludendo qualcuno? Come tutti sanno, per il Santo Padre è fondamentale avere cura delle persone emarginate o “scartate”, delle “periferie esistenziali” per utilizzare una definizione a lui cara. Ecco, nell’ambito della comunicazione ci siamo resi conto che le persone con disabilità comunicative rischiano di essere “tagliati fuori” anche dalla buona notizia del Vangelo. E che la Chiesa rischia di perdere così incontri importanti, preziosi. Ecco: quel che abbiamo pensato è che avevamo gli uni bisogno degli altri. Nel 2020, in piena pandemia – proprio in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità – il Papa ci ha esortato a “predisporre strumenti idonei e accessibili per la trasmissione della fede”. Questo ci ha incoraggiato e sfidato a pensare un progetto che rendesse accessibile la parola del Papa a tutti, appunto “nessuno escluso” come il nome del progetto vuole sottolineare.
- A progetto concluso, quanti e quali saranno gli eventi e i contenuti che verranno resi accessibili mediante lingua dei segni italiana e sottotitoli in italiano alle persone con disabilità uditiva di nazionalità italiana? E per quanto riguarda le persone sorde di altre nazionalità?
Il progetto offre dall’aprile del 2020 la trasmissione live in Lingua dei segni italiana (LIS) di tutte le Udienze generali e di tutti gli Angelus domenicali di Papa Francesco attraverso un canale Youtube di Vatican News. Per quanto riguarda la sottotitolazione abbiamo preso l’impegno ad avviarla a partire dal 2022. In questo modo tutte le persone con problemi uditivi o di comunicazione potranno accedere ai contenuti del Papa. Per quanto riguarda i sordi di altre nazionalità, abbiamo già lo stesso servizio (Udienze generali e Angelus) in lingua dei segni americana (ASL) ovviamente in differita visto il diverso fuso orario. Detto questo, la nostra intenzione – se troveremo un adeguato sostegno economico – è quella di aggiungere altre lingue proprio per rendere il servizio il più accessibile a tutti.
- I tempi di sviluppo e realizzazione del progetto sono stati più lunghi del previsto: quali sono state le principali difficoltà o criticità tecniche riscontrate? Ci vuole presentare il team di persone che stanno collaborato alla realizzazione del progetto?
Il progetto è stato pensato per “lotti” in modo che la parte principale potesse avviarsi subito e poi aggiungere gli altri servizi. Un passo dopo l’altro. Ecco perché il canale Youtube in LIS di Vatican News è stato avviato già dalla Pasqua di quest’anno mentre la App è in via di realizzazione e la sottotitolazione arriverà il prossimo anno. Ovviamente ogni nuova iniziativa, soprattutto se articolata come questo progetto, presenta delle sfide tecnologiche e di coordinamento. Queste sono state le sfide, non direi criticità, perché comunque ci siamo riusciti in tempi relativamente rapidi se contiamo che abbiamo dovuto sviluppare il progetto durante la pandemia. Per quanto riguarda il team la cosa più bella di questo progetto è che ci coinvolge tutti: la direzione tecnologica ha sviluppato il software, quella editoriale lo ha adottato, le altre direzioni hanno collaborato ognuna per la sua parte. Solo così, tutti insieme, potevamo rendere una realtà il Progetto “Nessuno escluso”. Tutti coloro che sono stati coinvolti lo hanno fatto con passione. Un riconoscimento particolare va al segretario del nostro Dicastero, mons. Lucio Adrian Ruiz e al vice direttore editoriale, Alessandro Gisotti. Sono stati loro a mettere a punto e a seguire la fase di start up. Padre Lucio ci ha messo il cuore perché quando era sacerdote in Argentina si era occupato della pastorale dei sordi. Ma mai avremmo potuto realizzare il progetto senza il sostegno dei donatori come la Fondazione Pio Istituto dei Sordi e senza la competenza appassionata di Suor Veronica Donatello (una vera missionaria della comunicazione senza barriere) che è la coordinatrice del progetto. E’ suor Veronica che dopo averci spronato a partire, guida il gruppo di interpreti in LIS che ogni domenica e mercoledì rendono possibile il servizio e sta coordinando le prove per la sottotitolazione.
- A che punto è in questo momento il progetto? Quando pensa che l’applicazione verrà rilasciata?
Come spiegavo prima, il progetto è davvero un “working progress”. Quindi, abbiamo ora in funzione già da oltre sei mesi il cuore del progetto: la traduzione in LIS e ASL degli eventi papali. Siamo poi in dirittura d’arrivo per la APP che renderà accessibili i contenuti dei media vaticani a tutti. Si chiamerà “Vatican for all” e sarà rilasciata entro la fine dell’anno.
- Vuole aggiungere qualcosa o raccontarci un aneddoto di questo viaggio nell’accessibilità intrapreso dal vostro Dicastero ormai un anno e mezzo fa?
Mi ha colpito quanto questo servizio fosse atteso dalla gente con difficoltà e disabilità comunicative. Durante il lock down della prima ondata della pandemia, abbiamo proposto grazie a Suor Veronica, la traduzione in Lingua dei Segni delle celebrazioni natalizie in collaborazione con Tv2000. In tanti ci hanno scritto email per ringraziarci di questa possibilità sul nostro canale Youtube chiedendoci di rendere questo servizio non un’eccezione ma ordinario. Ecco anche questo, assieme la sfida che ci ha lanciato il Papa di cui parlavo all’inizio, ci ha incoraggiato a intraprendere questo progetto che ora, grazie anche a voi, è una bella realtà.