Il progetto, sostenuto da Fondazione Vodafone attraverso il Bando OSO – Ogni Sport Oltre e realizzato in partnership con FSSI e Sport and Fun Holidays, ha come obiettivo il rafforzamento della relazione positiva delle persone sorde con lo sport grazie alla valorizzazione del passato e all’abbattimento delle barriere comunicative che ostacolano la pratica dello sport, soprattutto per i più giovani.

Partendo da esperienze virtuose già realizzate, il progetto disegna un percorso che, intrecciando passato, presente e futuro, mostra come lo sport possa rappresentare un’opportunità unica di crescita e inclusione per le persone con disabilità uditiva.

Concentrandosi sulla narrazione positiva dei successi dello sport silenzioso contribuisce a ‘dare voce’ a storie di atleti sordi di ieri e di oggi mediante la realizzazione di interviste che, grazie all’uso delle moderne tecnologie video, si prestano a soddisfare il diritto di testimonianza e di autorappresentazione delle persone sorde, fino ad oggi quasi esclusivamente raccontate attraverso le parole delle persone udenti. Il passato si incontra poi con il presente, e il futuro, nelle altre attività previste dal progetto.

I più giovani sono coinvolti attraverso incontri tenuti da atleti sordi nelle scuole del centro, sud e nord Italia e Champions’ Camp multisport – uno nel 2019 e uno nel 2021 – accessibili con operatori sordi e mediatori linguistici, per ragazzi sordi e udenti tra i 7 e i 16 anni. I campioni sordi di oggi, però, non sono soltanto i testimoni privilegiati della relazione profonda esistente con lo sport, ma rappresentano uno dei target privilegiati del progetto attraverso la realizzazione di raduni per favorire l’incontro degli atleti e la pratica sportiva condivisa e di un percorso di formazione, in collaborazione con il CSI, per accrescere le loro competenze tecniche nell’educazione sportiva orientato ad ampliare le loro opportunità di inclusione lavorativa in questo ambito.

Campioni sordi ieri, oggi e domani, partendo dalla consapevolezza che la sordità non incide sulle prestazioni sportive ma nell’interazione con compagni e tecnici udenti e nell’accesso alla formazione, pone al centro la persona sorda e le sue potenzialità proponendo un intervento trasversale e multi-target capace di offrire, ad un tempo, opportunità di inclusione e sensibilizzazione per giovani atleti e tecnici sordi e udenti, occasioni di raduno per gli oltre 3000 atleti sordi sparsi sul territorio nazionale, spazi dedicati alla narrazione positiva della centralità dello sport nella vita delle persone sorde.

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