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Disturbi del linguaggio, la tele-logopedia può aiutare l’85% dei pazienti
Disturbi del linguaggio, la tele-logopedia può aiutare l’85% dei pazienti
Messaggero Veneto del 06/03/2021
Sentirsi vicini non è soltanto una questione geografica. A volte si può dare sostegno anche a chilometri di distanza e la pandemia che stiamo vivendo ormai da un anno l’ha dimostrato rendendo molto più diffusa di quanto non fosse prima la telemedicina. Che ha ‘debuttato’’ anche nel campo della logopedia riuscendo così ad aiutare l’85% dei pazienti. Il dato arriva in occasione della Giornata Europea della Logopedia che si celebra il 6 marzo e che quest’anno con l’iniziativa ‘Così lontani, così vicini’ è dedicata proprio alla tele-logopedia.
Dai Dsa alla balbuzie
Sono circa 2 milioni gli italiani che hanno bisogno di una riabilitazione per disturbi della comunicazione o della deglutizione anche se gli esperti stimano che il numero sia sottostimato perché ci sono molti casi ‘sommersi’. Fra i disturbi più frequenti del linguaggio, la balbuzie ha una prevalenza nella popolazione mondiale tra lo 0.72% e l’1%, mentre in Italia l’incidenza di nuovi casi l’anno, ha subito un aumento dell’8% negli ultimi dieci anni. In Italia la balbuzie inceppa la parola del 17% dei bambini. In aumento, probabilmente anche a causa della didattica a distanza, anche dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia che interessano dal 3% al 4% della popolazione scolastica in Italia e che rientrano nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa). Ma la figura del logopedista entra in gioco anche quando si tratta di neonati prematuri e la loro presenza in terapia intensiva può rivelarsi decisiva per accorciare la degenza, riducendo problemi come le difficoltà nell’alimentazione autonoma e nella comunicazione, o i possibili disturbi nello sviluppo neuropsicologico.
Nuove forme di assistenza
Insomma, sono tanti i disturbi che possono richiedere l’intervento di un logopedista. Purtroppo, la necessità del distanziamento fisico imposta dalla pandemia di Covid-19 ha imposto di trovare nuove forme di assistenza attraverso le tecnologie digitali. Grazie alla ‘tele-logopedia’ i professionisti sono rimasti al fianco dei loro pazienti garantendo continuità delle cure e prendendo in carico anche nuovi casi.
Videochiamate e incontri dal vivo online
Secondo i dati della Federazione dei Logopedisti, l’assistenza digitale può dare molti vantaggi ai pazienti: “La tele-logopedia è uno strumento, una modalità diversa per offrire ai pazienti la stessa qualità di cura, spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione dei Logopedisti. Gli studi scientifici condotti sulla tele-riabilitazione hanno dimostrato che fino all’85% dei pazienti ne trae vantaggio, grazie anche a un buon rapporto costo-beneficio e alla facilità di accesso”. Come si svolge una ‘visita’ a distanza? La tele-logopedia può essere utilizzata per la consulenza, l’intervento riabilitativo, le valutazioni e il bilancio di terapia, le sessioni di follow-up, le certificazioni e la supervisione del paziente. Attraverso videochiamate, email, sessioni registrate o incontri dal vivo su piattaforme specifiche gli esperti possono guidare i pazienti a raggiungere il loro potenziale con un intervento su misura per ciascuno.
Un’assistenza che piace
Ai pazienti piace questa modalità di cura? “Gli utenti in media sono molto soddisfatti, sebbene possano esistere limiti dettati per esempio dalla velocità di connessione, nel nostro Paese non sempre ideale ovunque”, risponde Rossetto. “La tele-logopedia è stata una risorsa fondamentale per affrontare la pandemia di Covid-19: fin dall’inizio dell’emergenza nei confronti dei nostri pazienti abbiamo sentito l’obbligo di fare del nostro meglio per garantire l’intervento di cui hanno bisogno, senza aggiungere altro disagio alla loro vulnerabilità. Le persone hanno apprezzato la sicurezza di questa modalità di trattamento e la comodità di restare nelle proprie case”.
Tele-logopedia come prestazione del Ssn
Proprio per questo, la tele-logopedia è un’esperienza preziosa che resterà anche quando l’emergenza sanitaria sarà conclusa, valutando però caso per caso quando sarà la soluzione migliore e quando invece sarà opportuna la terapia in presenza. “Oggi in alcuni Paesi europei la tele-logopedia può essere offerta attraverso il sistema sanitario pubblico o l’assicurazione sanitaria, in altri può essere disponibile solo nell’attività privata; in Italia non è ovunque a regime ma l’assistenza negli ultimi mesi è man mano migliorata in molte realtà – riprende Rossetto. “La telemedicina può contribuire a raggiungere la copertura sanitaria universale migliorando l’accesso dei pazienti a servizi sanitari di qualità e convenienti, ovunque essi si trovino, ed è particolarmente preziosa per chi si trova in aree remote, per i gruppi vulnerabili e per gli anziani”.
La campagna di sensibilizzazione
Alla tele-logopedia è dedicata la Giornata europea lanciata dal Comité Permanent De Liaison Des Orthophonistes-Logopèdes dell’Unione Europea e anche campagna dei logopedisti italiani “Così Lontani Così Vicini” che si svolgerà dall’8 al 12 marzo: cittadini e pazienti, famigliari e insegnanti, potranno avere molte informazioni chiamando il numero 345.2754760 ogni giorno dalle 10 alle 12. Tutte le informazioni su www.fli.it
di Irma D’Aria