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L’Università di Trento attiva un progetto per parlare di sordità infantile
L’Università di Trento attiva un progetto per parlare di sordità infantile
Redattore Sociale del 01/03/2021
Lanciato un progetto di divulgazione, formazione e discussione partecipata sul mondo dei bambini e delle bambine con sordità. Già attivo un sito, ora al via un ciclo di incontri online. Si comincia martedì 2 marzo con una conferenza su “Lingua dei segni e lingua vocale come risorse nello sviluppo del bambino con sordità”.
ROVERETO. Un approccio condiviso e partecipato al mondo della sordità infantile per conoscerlo e per viverlo meglio. Potrebbe essere definito così il progetto appena avviato dall’Università di Trento. “Non c’è un solo modo di essere sordi, né un solo modo di affrontare la sordità infantile. Così come non c’è un solo modo di essere udenti e di affrontare la propria vita. Esistono invece molte esperienze e conoscenze diverse sulla sordità”, si dichiara sul sito “Sordità infantile: una discussione partecipata”.
L’obiettivo del progetto è proprio valorizzare, su questioni specifiche, le diverse esperienze e conoscenza perché sono un bene prezioso per chi vuole o deve confrontarsi con questa tematica in Italia: genitori, persone sorde e udenti, pedagogisti, logopedisti, logogenisti, insegnanti, assistenti alla comunicazione, medici, audiometristi, audioprotesisti, psicologi, psicoterapeuti, ricercatori. “La speranza – si legge – è dare a ciascuno una cassetta degli attrezzi più ampia”.
Dal comitato organizzatore Francesco Pavani, docente del Dipartimento di Psicologia generale al Centro interdipartimentale Mente/Cervello – CIMeC dell’Università di Trento, racconta: “Il progetto nasce da un lungo lavoro di raccolta di domande dai gruppi di portatori di interesse legati al mondo della sordità e cerca di colmare il grande vuoto di informazioni che purtroppo c’è ancora in Italia sulla tematica della sordità infantile”.
Il comitato ha già programmato un calendario di attività online fino a giugno. Si comincia, sul canale Youtube del CIMeC, martedì 2 marzo alle 18 con la conferenza “Lingua dei segni e lingua vocale come risorse nello sviluppo del bambino con sordità”. Maria Cristina Caselli (Istc-Cnr, Roma) e Carlo Geraci (Institut Jean Nicod, Parigi, Francia), con la moderazione di Anna Cardinaletti (Università Ca’ Foscari, Venezia) discuteranno di come funzionano le lingue che sfruttano una modalità visivo-gestuale, di quanto input linguistico serve per garantire a bambini e bambine con sordità un’acquisizione linguistica paragonabile a quella di coetanei udenti. Si parlerà anche di monitoraggio dello sviluppo linguistico almeno fino all’adolescenza e di come organizzare percorsi educativi per un accesso alle lingue vocali e alle lingue dei segni. È previsto un servizio di traduzione Italiano-Lis e un servizio di sottotitolazione alla pagina dedicata. L’accesso online è libero e gratuito.
Informazioni sul sito “Sordità infantile, una discussione partecipata”