Associazione Nazionale Sordi: Tgr Calabria per non udenti? Meglio sottotitoli”
Catanzaro Informa del 20/01/2021

CATANZARO. “La decantata finalità di mettere in pratica il diritto costituzionale all’informazione per tutti, previsto dall’articolo 21, con la quale si abbattono le barriere della comunicazione è più un’opera di facciata che di sostanza”. E’ quanto si afferma in una nota il presidente dell’Associazione nazionale sordi (Ans), Luca Iacovino, in relazione alla presentazione ieri del progetto Rai -Regione Calabria per il servizio di traduzione nella lingua dei segni (Lis) del notiziario mattutino inserito nel programma “Buongiorno Regione“, su Raitre.

“Deve chiarirsi – sostiene Iacovino – è scritto nella nota inviata alla Regione – che l’intento, che si spera da tutti condiviso, è quello dell’inserimento della persona non udente nella società e per il riconoscimento pieno dei suoi diritti, il tutto nel solco della normativa italiana, anche costituzionale, e dei principi espressi nella Convenzione Onu di New York sui diritti delle persone con disabilità. Per raggiungere tale scopo non c’è dubbio che la comunicazione, l’integrazione e l’eliminazione delle barriere sensoriali e psicologiche tra sordi ed udenti sia indispensabile, ma evidentemente la strada percorsa è sicuramente utile ma è la meno efficace per non dire ostacolata”.

“L’Associazione nazionale sordi – sottolinea il presidente – lotta da anni, senza riuscire a farsi ricevere da chi amministra pro tempore il potere, ma ricevendo nel contempo grande solidarietà da tutti, cercando pienamente realizzare un’opera di vera inclusione sociale per i sordi. In particolare qualsiasi studio scientifico, sul punto, è concorde nel ritenere che la LIS, lingua dei segni non consente una piena integrazione, non solo per il fatto che è povera di sintassi, di grammatica ma appunto poiché è rivolta ad una platea di certo importante e meritevole di tutela anch’essa, ma numericamente molto limitata. L’Ans, pertanto persegue con tutte le sue forze altro e diverso obiettivo ed esattamente la piena integrazione di tutti i soggetti con ridotta capacità uditiva e l’eliminazione delle barriere comunicative e sensoriali che può essere facilmente perseguita ad esempio attraverso l’implementazione dei servizi di cosiddetti sottotitoli dei programmi televisivi. La platea infatti dei soggetti con ridotta capacità uditiva è enormemente più ampia”.

A giudizio dell’Ans “viene sopravalutata la Lis, anche troppo. Ci si augura ed anzi si auspica che venga adottato ogni potere in tale senso e che finalmente l’intera rete dei servizi audiovisivi, compresa quella privata, possa finalmente comprendere che solo la Sottotitolazione dei programmi sia informativi che di intrattenimento consentirà la inclusione e partecipazione di tutti i soggetti svantaggiati non udenti coinvolgendoli a 360 gradi nessuno escluso”. (ANSA).