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«One More Time» è il primo podcast nella lingua dei segni italiana
«One More Time» è il primo podcast nella lingua dei segni italiana
Corriere della Sera del 04/12/2020
I contenuti audio stanno acquistando sempre maggior rilievo. Ma c’è una grande fetta della popolazione che rischia di rimanerne esclusa: sono 7 milioni le persone con problemi di udito, corrispondenti all’11,7% degli italiani. È anche per questa ragione che diverse realtà stanno promuovendo progetti per trasporre nella lingua dei segni italiana (LIS) non solo i programmi televisivi, ma anche quelli audio. Un esempio recentissimo è One More Time, podcast in nove episodi ideato e prodotto da Luca Casadei, ex manager di volti della tv e creatore della fucina di talenti nativi del web WSC (Web Stars Channel). Lo show è disponibile sulle app per l’ascolto gratuite, ma anche su YouTube, dove ogni puntata è tradotta nella LIS da due interpreti dell’Associazione Nazionale Sordi, Romina Rossi e Kiran Di Pace.
Successo, caduta e rinascita al centro del podcast
Ogni episodio dura tra mezz’ora e un’ora e consiste in una conversazione tra Casadei e un personaggio noto. Si va dal conduttore Daniele Bossari all’ex difensore dell’Inter Fabio Macellari, passando per l’imprenditore Matteo Cambi, il coreografo Luca Tommasini, la tennista Francesca Schiavone, l’ex Ct della Nazionale Gian Piero Ventura, lo youtuber Willwoosh e la politica transgender Vladimir Luxuria. Otto storie di persone che hanno affrontato la scalata al successo, la caduta e, infine, la rinascita. Otto vite raccontate con coraggio e onestà da chi le ha vissute.
La nona puntata è dedicata al Metodo Hoffman, percorso di crescita fatto da Casadei stesso: a parlarne sono l’uomo che lo ha portato in Italia, Michael Wenger, e la event & wedding planner Alessandra Grillo, che l’ha sperimentato.
Gli occhi in ascolto
«Tutti ci immedesimiamo nelle storie cercando di trarne insegnamenti e strumenti per la nostra vita, volevo che questi racconti straordinari e i prossimi che pubblicheremo nella stagione successiva potessero arrivare a tutti», ha spiegato Luca Casadei. «Grazie all’idea di WSC Originals le interviste audio sono finalmente “visibili” alle persone sorde segnanti», ha commentato Virginio Castelnuovo, presidente ENS (Ente Nazionale Sordi) Milano. «Tutte le emozioni, le sensazioni che dal pubblico udente vengono percepite attraverso l’intonazione, le pause e le risate saranno vissute anche dalle persone sorde, diventando accessibili grazie alla LIS. I nostri occhi potranno ascoltare nove storie di donne e uomini grazie a questa bellissima opportunità».
Il programma di visual radio del Politecnico di Milano
Sebbene non fosse mai accaduto prima in Italia che un nessun podcast venisse trasposto nella lingua dei segni, progetti simili a quello realizzato dal team di One More Team con l’Associazione Nazionale Sordi esistono già. Un paio di anni fa al Politecnico di Milano è stato lanciato PO.LIS: Sentire con gli occhi, programma di visual radio per sordi e udenti in diretta a mercoledì alternati dalle 19 alle 20 (in streaming video anche su Twitch). Il format combina voce e LIS grazie rispettivamente a Enrica Zoleo e Martina Rebecca Romano e il tema del programma è la cultura sorda con tutte le sue sfaccettature e nei suoi diversi ambiti, inclusi film, libri e serie tv.