Covid: mascherine per sordi, Arcuri e INAIL cercano produttori

Agenzia ANSA del 28/11/2020

ROMA. Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, e l’INAIL stanno individuando possibili produttori di mascherine cosi dette ‘trasparenti’ o ‘mascherine per sordi’ e contestualmente definendo un processo di certificazione con procedura innovativa. Gli Imprenditori e le aziende interessate alla produzione di questo tipo di mascherine possono quindi rivolgersi all’INAIL per informazioni sull’eventuale percorso di certificazione necessario per la messa in commercio dei dispositivi. Lo apprende l’ANSA dall’Ufficio per le persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Negli ultimi mesi – spiega il dipartimento – molte le richieste di informazioni sulla distribuzione e l’utilizzo delle “mascherine trasparenti” e “mascherine per sordi”. Al momento, però, questo tipo di mascherine – sottolinea l’ufficio – “non dispongono ancora della certificazione INAIL per poter essere messe in commercio e quindi per il momento possono essere assimilate alle normali “mascherine di comunità” e quindi utilizzabili nei luoghi pubblici.
Questo tipo di mascherine, grazie ad una “fascia” trasparente, permettono alle persone che utilizzano la lettura del labiale di comunicare con i loro accompagnatori. Le persone che utilizzano la lingua dei segni per comunicare (come le persone sorde o con ipoacusia, che usano impianti cocleari o apparecchi acustici) segnalano, infatti, già da tempo la difficoltà riscontrata nel farsi capire dai loro interlocutori quando indossano le mascherine “classiche”, soprattutto durante i controlli di polizia o negli esercizi commerciali.
L’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità ha pubblicato una nota sul proprio sito con la quale si chiarisce l’utilizzo e la vendita di questi dispositivi.
L’Ufficio ricorda innanzitutto che, sin dai primi Dpcm emessi, “la mascherina non è obbligatoria per quelle persone la cui disabilità è incompatibile con il suo utilizzo, e non è obbligatoria neanche per gli accompagnatori di queste persone nel momento in cui devono comunicare con loro”. L’Ufficio ha inoltre chiesto al Ministero dell’Interno “di far sì che gli agenti di polizia deputati ai controlli assicurino il rispetto della deroga, in modo che sia garantita la facoltà dei cittadini di abbassare anche solo temporaneamente la mascherina di fronte ad una persona con questo tipo di disabilità sensoriale, senza incorrere in contestazioni o sanzioni”. (ANSA).