“Non si lascia indietro nessuno. Mai!”: verso la Giornata delle persone con disabilità

L’edizione di quest’anno si svolgerà interamente online: tanti gli appuntamenti, centrale il tema della pandemia e del distanziamento. “Il terzo settore ha confermato la propria capacità di rispondere a richieste che spesso non trovano evidenza dal settore pubblico”

ROMA – “Non si lascia indietro nessuno. Mai!”: è lo slogan e il monito scelto per la prossima Giornata internazionale delle persone con disabilità, che dal 1993 si celebra il 3 dicembre in tutto il mondo, istituita dalla Commissione europea, in accordo con le Nazioni Unite.

“Questa tematica è la naturale conseguenza delle azioni scaturite dall’emergenza sanitaria – spiega piemontese la Consulta delle persone in difficoltà, tra i promotori dell’iniziativa – Le diverse fasi hanno evidenziato come le nostre comunità, spinte da situazioni nuove e di estrema precarietà e difficoltà, abbiano saputo trovare soluzioni alternative e spesso estremamente efficaci. Il Terzo settore ha nuovamente confermato la propria capacità e caparbietà nel rispondere a richieste che spesso non trovano evidenza dal settore pubblico. L’impegno è stato estremo nell’offrire servizi che, nel rispetto delle pari opportunità, riuscissero ad andare in contro a bisogni diversificati. Programmare modalità utili per permettere a tutti di poter tornare a lavorare e in classe o di poter godere del trasporto pubblico in sicurezza, etc… è la grande sfida che si sta affrontando”.
L’edizione 2020 sarà dunque ricca di attività e si svolgerà interamente con proposte online: tra queste, il 2 dicembre alle 14.30, il corso “Dalla Dad alla Did”, rivolto ai docenti di primaria e secondaria di primo e secondo grado.

Il 3 dicembre alle ore 9.30, giornata dedicata alle scuole. L’appuntamento di quest’anno si svolge a distanza: scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia possono partecipare. Oltre 500 le scuole iscritte, per un totale di circa 15.000 studenti, che parteciperanno a distanza come pubblico alla mattinata. Non mancheranno collegamenti con personalità del mondo dell’arte e dello sport, che racconteranno le loro esperienze di e con la disabilità e la fragilità. Sarà possibile interagire con gli ospiti attraverso l’invio di domande. Durante l’incontro saranno presentati i lavori prodotti dalle classi vincitrici del concorso “Non si lascia indietro nessuno…Mai!”. L’obiettivo della mattinata è sensibilizzare le nuove generazioni al tema dell’inclusione di disabilità e fragilità, anche alla luce dei nuovi bisogni emersi con la crisi socio sanitaria che sta caratterizzando il 2020.

Il 4 dicembre, dalle 10 alle 12.30, si tiene “AGENday 2020, Verso l’Agenda della disabilità”, prima tappa verso la costruzione di un’Agenda della Disabilità: un insieme di linee di azione concrete e partecipate, che raccolgono suggestioni progettuali da parte delle organizzazioni che quotidianamente lavorano a supporto delle persone con disabilità; sperimentano nuovi modelli, tratteggiando traguardi innovativi e favoriscono le contaminazioni tra attori territoriali diversi per ambito di azione, ruolo, mission in un’ottica di responsabilità condivisa.

Tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta sui canali Facebook e Youtube della Consulta.

Il Premio 3 dicembre, dal giornalismo allo sport per tutti
La conferenza stampa di presentazione del programma, che si è svolta ieri online, è stata anche l’occasione per consegnare virtualmente il “Premio 3 dicembre”, che viene attribuito annualmente a persone che si siano distinte in azioni a favore dell’integrazione delle persone con disabilità e dell’abbattimento delle barriere culturali ancora presenti nella nostra società. Quest’anno il riconoscimento è andato a Carlo Giacobini, giornalista e direttore di Handylex, “per la sua capacità divulgativa che lo porta a spiegare in maniera semplice processi e progetti complessi e per il lavoro di costante denuncia e sostegno alle persone con disabilità”; a Carlo Boccazzi Varotto, ricercatore e un attivista digitale, per “il suo impegno di trasformare le idee in progetti concreti per tutti”; e a Martina Cipolla, atleta di Special Olympics, per “la sua tenacia nel mettersi sempre in gioco e per aver combattuto una battaglia che non è solo sua”.

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