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L’eccellenza internazionale dell’Audiovestibologia varesina nel monitoraggio dei pazienti da remoto
La dottoressa Eliana Cristofari è intervenuta ad un webinar con 500 professionisti collegati da tutto il mondo, illustrando l’esperienza ventennale varesina nel trattamento dei pazienti ipoacusici, che è stata estesa durante il lockdown.
L’Audiovestibologia di Varese è stata invitata ad intervenire ad una webinar internazionale che, il 10 giugno scorso, ha visto la partecipazione di circa 500 professionisti distribuiti in Europa, Asia, Africa e Australia dal titolo “Standard of Care during the Corona pandemic”.
La dottoressa Eliana Cristofari, in particolare, è stata chiamata a relazionare sull’ormai ventennale esperienza dell’Audiovestibologia varesina nel monitoraggio da remoto dei propri pazienti. Un sistema di videoconferenza, infatti, ha permesso negli anni di seguire da remoto i pazienti ipoacusici con protesi acustiche o impianto cocleare. Questo stesso sistema, durante il periodo di lock down, è stato esteso e convertito in controllo remoto esclusivo, consentendo a oltre 100 bambini e adulti di tutta Italia e in Europa di poter proseguire il proprio programma riabilitativo mantenendo un contatto costante con la struttura varesina con oltre 500 sessioni di lavoro in smart working.
«Il tema specifico di questa webinar – spiega la dottoressa Cristofari – è stato l’impatto di Covid-19 sul sistema sanitario, con particolare riferimento al settore otologico, e l’importanza delle tecnologie durante questo periodo. I relatori hanno condiviso con i partecipanti le loro esperienze cliniche più recenti su come gestiscono gli interventi otochirurgici, le visite ai pazienti e la riabilitazione». La dottoressa Cristofari ha presentato i dati preliminari di una survey in fase di pubblicazione che confermerebbero l’efficacia della videoconferenza come strumento di lavoro e la lungimiranza dell’Audiovestibologia varesina che, unica in Italia, fin dal 1995 si avvale di una tecnologia a quei tempi ancora avveniristica.
«La partecipazione di Varese a questi evento internazionali – conclude Cristofari – è l’ulteriore conferma che il metodo di presa in carico globale dei pazienti ipoacusici con particolare attenzione all’utilizzo della tecnologia è vincente».
Fonte: Varese Noi