Francesco: «La mia laurea? 110 e lode nel silenzio più assoluto»

Lo studente di Piombino sordo dalla nascita. Gli esami alla facoltà di Architettura di Firenze sostenuti a gesti e leggendo il labiale. «È stato difficile, ma non mi sono mai arreso»

Francesco: «La mia laurea? 110 e lode nel silenzio più assoluto»

Si è laureato con 110 e lode in disegno industriale alla facoltà di Architettura di Firenze. Un ottimo risultato, ancor di più considerando che lui, Francesco Livi, 27 anni, è sordo dalla nascita. E alle lezioni non riusciva a seguire quello che dicevano i professori. «Mi perdevo gran parte delle parole, delle frasi, e così mi sfuggiva il senso di quello che veniva detto», dice. Per questo molto spesso veniva accompagnato dai docenti di sostegno. E poi gli esami, non semplici con la sordità. Molti sono stati tenuti in lingua dei segni. Attraverso le protesi e attraverso il labiale, Francesco riusciva a captare meglio le frasi e le domande dei docenti. E così azzardava una risposta. «È stato difficile, ma ho raggiunto un sogno».

Francesco è nato a Pisa e vive a Piombino con i genitori e il fratello più grande. È invalido civile, ha una ipoacusia bilaterale dalla nascita. Il suo percorso scolastico, prima alle scuole dell’obbligo, poi alle superiori e quindi all’università, è stato intriso di ostacoli. «Nel mio percorso ho sempre avuto insegnanti di sostegno, all’università ne avevo due per un totale 6 ore settimanali. Mi aiutavano a prendere appunti durante le lezioni, per me non era semplice seguirle da solo. Studiavo molto sui libri di testo. La sordità comporta logicamente una fatica maggiore, tutto non si riesce a seguire». Ma attraverso la passione e la determinazione, racconta Francesco, tutto diventa possibile: «La mia arma vincente è stata proprio la forza di volontà, il desiderio di emergere. Non mi sono mai arreso e credo che chiunque, nella vita, deve saper stringere i denti perché soltanto in questo modo si raggiungono sogni e obiettivi».

Uno dei momenti più belli della sua vita è stato quando gli sono state messe le protesi: «Uno strumento indispensabile per tornare a udire qualcosa, è stato bellissimo, praticamente sono rinato». Adesso vuole trovare un lavoro che lo possa rendere indipendente, poi proseguire le collaborazioni che ha già iniziato: fa parte del Rotaract Club Piombino, dove è stato presidente; effettua servizi fotografici a feste privati e matrimoni; è entrato a far parte del Progetto Energia Futura come imprenditore di rete; si è iscritto a un master sulla crescita personale. Nonostante le protesi, Francesco continua a essere sordo. Ma la sua disabilità, spesso, diventa un punto di forza per superare limiti e raggiungere i traguardi prefissati. All’Università, è andata proprio così.

Fonte: Corriere della Sera

https://www.corriere.it/buone-notizie/19_ottobre_22/francesco-la-mia-laurea-110-lode-silenzio-piu-assoluto-fd634b9e-f4de-11e9-bd4f-0986d8452d56.shtml?refresh_ce-cp&fbclid=IwAR388Pdmqpr3Q76spjfyKptZug5eaYF_-Zg4PZJrzGF7Z54TtlvlE9pKJj8