Emergenza e Fragilità 2018 | IV edizione

Focus: comunicazione inclusiva, sordità, autismo

“La comunicazione dell’emergenza rappresenta un elemento d’importanza strategica per attivare una corretta risposta da parte delle persone coinvolte, siano queste variamente distribuite sul territorio che nell’ambito di ambienti circoscritti (scuole, cinema, ambienti di lavoro, ecc.). In questo caso l’obiettivo è raggiungere le persone con un segnale efficace, che possa essere percepito e interpretato da ognuna di esse e il cui contenuto informativo sia adeguato alla risposta che deve attuare.
Sull’argomento si esprime peraltro anche la Convenzione delle Nazioni Unite quando considera le «misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità, su base di eguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali. Queste misure, che includono l’identificazione e l’eliminazione di ostacoli e barriere all’accessibilità, si applicheranno, tra l’altro a:
(a) Edifici, strade, trasporti e altre attrezzature interne ed esterne agli edifici, compresi scuole, alloggi, strutture sanitarie e luoghi di lavoro;
(b) Ai servizi di informazione, comunicazione e altri, compresi i servizi elettronici e quelli di emergenza» (Art. 9 – Accessibilità).
Ma cosa si intende per efficace?”

ASPETTI CONNESSI CON LA DISABILITÀ NELLA GESTIONE DI SITUAZIONI DI EMERGENZA a cura di Giuseppe Romano, Elisabetta Schiavone e Stefano Zanut, Atti VGR 2016 “Valutazione e Gestione del Rischio negli Insediamenti Civili ed Industriali”

Presentazione
Il progetto di EMERGENZA E FRAGILITA’ nasce nel 2014 ad Ascoli Piceno, con l’obiettivo di costruire una rete interdisciplinare per la condivisione di esperienze, buone pratiche e proposte sui temi della sicurezza inclusiva e sulla riduzione del rischio in caso di catastrofe, a partire dalla considerazione delle specifiche necessità dei cittadini più fragili nella gestione delle emergenze.
Tale necessità è emersa dagli studi dell’UNISDR, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio in caso di catastrofe, che nel marzo del 2015 ha presentato all’interno della III Conferenza Mondiale sul tema, fra gli altri, i risultaltati di una ricerca condotta sulle quattro categorie di cittadini maggiormente esposti in caso di emergenza: bambini, anziani, persone con disabilità e donne.
In caso di disastro o incidente risulta infatti una sproprozione significativa, nell’ordine del doppio, fra le vittime con disabilità, anziani e bambini, rispetto a persone autonome. Questo si traduce, oltre che nella perdita di vite umane fra i cittadini più fragili, nell’indebolimento dell’intero sistema di gestione dell’emergenza che, a cascata, coinvolge tutti i cittadini, perdendo efficacia e determinando il fallimento delle operazioni di soccorso con conseguente dispendio di energie e risorse umane e materiali.
Consapevoli di quanto il progetto dell’ambiente costruito (edifici, infrastrutture, servizi) e la pianificazione dell’emergenza influisca sul determinare il grado di rischio e, di contro, i livelli di sicurezza ed efficacia nella gestione dell’emergenza, dalla collaborazione fra CERPA Italia Onlus, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno, l’Ordine degli Architetti di Ascoli Piceno e le associazioni territoriali rappresentanti i diritti delle persone con disabilità, è nata l’esperienza di Emergenza e Fragilità.
L’esigenza di confontarsi sul contributo che la figura del progettista può dare nell’elaborazione di risposte per ciò che attiene la pianificazione del territorio e la definizione di strategie per la gestione delle emergenze, oltre che al progetto degli edifici, è ben esplicitata dall’Ing. Giuseppe Romano, Direttore Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Pubblico CNVVF, intervenuto della seconda edizione di EeF: “Se la predisposizione corretta degli spazi e dei volumi e la corretta interpretazione del rapporto uomo ambiente negli edifici dei più differenti impieghi è elemento essenziale di benessere, l’interpretazione degli stessi temi dal punto di vista della gestione delle emergenze, e più in generale delle situazioni di crisi, può fare in molti casi la differenza tra il sopravvivere ed il soccombere. (…)Tenere conto delle condizioni dell’emergenza, leggere i luoghi, gli ambienti, gli edifici in situazioni critiche significa occuparsi della sopravvivenza delle persone.”
Nelle passate edizioni sono stati affrontati diversi ambiti del progetto di edifici strategici e di interesse rilevante tra cui Ospedali, Strutture sanitarie e socio sanitarie a carattere residenziale, Scuole. Nel 2016 il percorso di EeF si è aperto alle figure chiamate ad intervenire nella risposta all’emergenza, gli insegnanti e RSPP per quanto riguarda le Scuole, focus della III edizione, e i volontari di PC e CRI.
All’interno di Emergenza e Fragilità, nel 2016, è nato anche il progetto sperimentale dedicato al territorio “Disabilità in Emergenza”, finalizzato alla mappatura delle situzioni di fragilità e delle criticità ambientali, oltre che a promuovere comportamenti di autotutela e la corretta risposta all’emergenza da parte dei cittadini.
Il progetto, i cui strumenti e risultati sono condivisi anche con l’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza e il soccorso alle percone con esigenze speciali del CNVVF, è nato dalla collaborazione del Comune di Ascoli Piceno con l’Ordine degli Architetti provinciale e le associazioni locali.

In questa IV edizione sono previsti quattro appuntamenti che coinvolgeranno anche la città di Milano: due convegni rivolti a progettisti, addetti alla sicurezza per edifici e luoghi ad alto affollamento e luoghi di lavoro, rispettivamente con i focus comunicazione inclusiva e autismo; un incontro pubblico dedicato alla sordità nell’emergenza; un seminario su autismo ed emergenza rivolto al personale VVF, ai volontari PC, CRI, operatori, associazioni e famiglie che convivono con l’autismo.
Le attività si svolgeranno con il costrubuto di Enti, Associazioni e aziende tra cui: Pio Istituto dei Sordi di Milano, Istitututo dei Sordi di Torino, Associazione In Cerchio, Linergy, Linear e Otosonica.
Per i convegni sono stati richiesti crediti formativi agli Ordini degli Architetti, Ingegneri e Periti Industriali.

 

17:30  Saluti

17:40 “Una paura in più” Stefano Zanut

18:00 “Le mie quarantadue ore di silenzio sotto le macerie” Eleonora Calesini

18:15 “Quanto conta pensarci prima” Consuelo Agnesi

18:35 “La risposta nella tasca di un accappatoio” Elisabetta Schiavone

18:55 “Dopo la paura” Valentina Foa

19:10 Dibattito

19:30 Chiusura

 

Modera

Barbara Rachetti, giornalista di “Donna Moderna”, Disability Manager