Il Museo Faraggiana si visita con il tatto, l’olfatto e l’udito

Sarà inaugurato sabato 7 luglio un percorso multisensoriale rivolto a persone non vedenti, ipovedenti e non udenti. Un progetto dell’Associazione Ri-Nascita con il sostegno di Fondazione Comunità del Novarese.

NOVARA. Visitare un museo non solo con gli occhi, ma anche con il tatto, l’olfatto e l’udito. È questo il progetto realizzato dall’Associazione Ri-Nascita e messo a disposizione dal Museo di storia naturale Faraggiana Ferrandi attraverso un percorso multisensoriale rivolto a persone non vedenti, ipovedenti e non udenti.
«Abbiamo iniziato a pensare a questa iniziativa un paio di anni fa – ha spiegato Delia Leuzzi, presidente di Ri-Nascita – mentre stavamo preparando uno spettacolo musicale per persone non udenti. Ora siamo pronti a inaugurarlo anche grazie al sostegno di Fondazione Comunità del Novarese tramite il Fondo Giovanni Pagani».
Il percorso interamente progettato e messo in pratica dal naturalista Igor Festari, con alcune opere realizzate dall’artista Marcello Rotondella, si snoda lungo tutte le stanze del museo. È possibile scaricare l’app che permette di accedere all’audio guida e video nella lingua dei segni italiana. All’ingresso di ogni sala, infatti, è presente una tavoletta che riporta il nome in braille e il codice QR e NFC di attivazione per smartphone.
Mappamondi in rilievo, animali tattili tra i più disparati come il chiurlo, l’antilocapra o il topolino domestico; e poi il verso degli animali o il tavolo tattile che consente di toccare il manto di una volpe, il teschio di un lupo, la corteccia di un albero o le rocce vulcaniche.
Non manca l’esperienza olfattiva che si può fare annusando, in appositi box colorati, lavanda, pino silvestre e muschio, profumi che riproducono quelli degli ambienti visitati e che, come ha ricordato Festari «provengono da piante naturali coltivate in Italia, non c’è nulla di chimico, è tutto naturale».
Il percorso multisensoriale sarà inaugurato sabato 7 luglio alle 17.

di Cecilia Colli

Fonte: La Voce di Novara del 03-07-2018